Il Financial Times su Scaglia
Quel bavaglio è una tragica burla
In inglese il termine “gag” sta indicare sia una “facezia”, ovvero uno scherzo da non prender troppo sul serio, sia il “bavaglio” che si mette davanti alla bocca. Sfruttando il doppio senso il Financial Times, a proposito del rigido divieto di comunicazione nei confronti dell’esterno (con l’eccezione dei famigliari e dei difensori oltre che di due collaboratori) imposto dai giudici a Silvio Scaglia, parla di “rare gag”: si tratta senz’altro di un bavaglio di eccezionale severità, che non trova ragion d’essere giuridica, ma anche di una sorta di “scherzo” inflitto allo Stato di diritto.
L’occasione per questa riflessione è stata la cronaca della “falsa partenza” del processo romano che coinvolge l’ex presidente di Fastweb Silvio Scaglia e l’ex direttore finanziario Mario Rossetti più altri ramage telefonici coinvolti nella frode carosello ordita da un’organizzazione criminale.
Il processo, come è noto, è stato dirottato “per mero errore materiale” dalla Quarta alla Prima sezione del Tribunale dove comincerà il prossimo 23 novembre. Ma la giornata romana, ricorda il quotidiano britannico, è stata la prima occasione per rivedere in pubblico Silvio Scaglia, dopo quasi tre mesi passato nel carcere di Rebibbia e il rigido regime di arresti domiciliari in val d’Aosta che si protrae dal 17 maggio. Un regime ormai del tutto incomprensibile alla luce delle esigenze processuali.
It appears Silvio is moving closer to his day in court which is good news. The FT article indicated he is under a gag order. Does this gag order continue to be in force during the time of the trial? Or can he freely express himself on various public channels, eg, television, radio, newspapers?
Dal dizionario Garzanti della lingua italiana:
immediato
agg.
1 che è in diretta relazione con qualcuno o qualcosa; che segue senza che nulla s’interponga: nelle immediate vicinanze | superiore immediato, quello maggiore…
Bavaglio di sicuro, facezia mica tanto.. e per me è più facile pensare al protrarsi di una tortura piuttosto che al mero errore materiale (ma l’antico adagio “chi sbaglia paga” non riguarda mai i signori togati giusto?!).