“Scaglia: un caso emblematico di giustizia distorta”
Per Raffaello Vignali, già alla guida della Compagnia delle Opere, oggi deputato Pdl: “In Italia c’è un uso eccessivo della limitazione della libertà individuale”. Per questo “la riforma della giustizia è più urgente che mai. Ma prima non dimentichiamo la condizione di chi patisce l’ingiustizia”
“Quello di Silvio Scaglia è un caso emblematico dello stato della giustizia in Italia: non ha senso tenere sotto custodia da oltre dieci mesi una persona senza che sia necessario per lo svolgimento delle indagini. È la prova evidente di quanto sia necessaria ed urgente una riforma che possa ridare più certezza al diritto”. Raffaello Vignali, per anni alla guida della Compagnia delle Opere, oggi vicepresidente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera, interviene così sulla vicenda del fondatore di Fastweb.
“Una vicenda – aggiunge – che rischia di finire nel dimenticatoio anche per l’atteggiamento dei media: grandi titoloni all’avvio delle indagini, poi il silenzio. E nella testa dell’opinione pubblica resta un’immagine semplificata, distorta. A danno della reputazione di un galantuomo. O di un’azienda”.
Ma perché il caso di Scaglia è emblematico?
Innanzitutto per l’uso eccessivo della limitazione della libertà individuale. Non esiste, con tutta evidenza, pericolo di fuga. Non mi sembra, poi, che tenere Scaglia segregato in montagna possa servire alle indagini che, tra l’altro, sono già chiuse. E non credo che si possa sostenere l’ipotesi di una possibile reiterazione del reato. A meno che…
A meno che?
Non si faccia ricorso, come purtroppo avviene troppo spesso nelle aule di giustizia, ad un uso disinvolto della fantasia creativa. Certe volte mi sembra che faccia più leggi la Cassazione che il Parlamento. Il caso Scaglia, insomma, conferma, casomai ve ne fosse ancora bisogno, che occorre fare al più presto una riforma. Nell’interesse generale, mica solo di Berlusconi o di un altro politico. L’essenziale è che, al più presto, sia nell’applicazione della giustizia che dell’attività politica torni ad affermarsi il criterio del bene comune che non può prescindere dal rispetto dei diritti dell’individuo. Silvio Scaglia ha ampiamente motivato l’origine lecita del suo patrimonio fino all’ultimo euro. Ma la cosa, per ora, non ha prodotto alcun effetto. Si ha la sensazione che il successo imprenditoriale sia giudicato comunque un indizio di colpevolezza. È un pregiudizio diffuso, che viene da lontano contro lo stesso concetto di creazione di valore. Il risultato è che l’Italia, il Paese con la maggior imprenditorialità diffusa, è anche quello dove è più difficile fare l’imprenditore. Anche per questo il caso di Scaglia è emblematico: uno come lui, che è diventato ricco ma, di riflesso, ha distribuito ricchezza nella società, si trasforma comunque in un potenziale pericolo pubblico. Non a caso, con questa mentalità, siamo scivolati all’ottantesimo posto nella classifica mondiale della libertà economica, con grave danno per gli investimenti e il lavoro. Anche per questo la riforma della giustizia è più urgente che mai. Ma prima non dimentichiamo la condizione di chi patisce l’ingiustizia.
Ciao Carlo “grande”. Grazie per il tuo messaggio. Sfortunatamente tutta questa assurda faccenda ha fatto gravi danni non solo a famiglie colpite ingiustamente ma soprattutto all’intero paese. Credo che investitori stranieri staranno ora piu’ che mai ben lontano dall’italia che gia’ sicuramente non brilla di luce propria. Che tristezza!!
“”Innanzitutto per l’uso eccessivo della limitazione della libertà individuale”"
Pensavo fosse solo un brutto sogno del 2010, l’incubo più brutto che mi potesse capitare. Mi sono svegliato nell’anno nuovo e nulla è cambiato.
Mi vergogno io per coloro che non comprendono i danni che hanno fatto e che stanno facendo a questa meraviglisa famiglia che ho avuto l’onore di conoscere, tutta.
Un forte abbraccio a tutta la Fam. Scaglia………
Per Monica: avanti come un “D11″ !!!
di nuovo un rappresentante della politica che conferma quanto tutti conoscono.
Ma, al di là delle parole, tutti i politici che hanno fatto dichiarazioni di intento, che hanno fatto di concreto? – Questa vicenda è sintomatica di come funziona il nostro Paese – si parla e si attende,non si vuole cambiare nulla, vogliono solo tenere in vita i monopoli scaricando i costi delle inefficienze sulle industrie e sui privati cittadini che stanno cercando di competere con la concorrenza internazionale.
Auguri vivissimi a Silvio e famiglia.
Ignazio
Tanti auguri a Silvio e famiglia