Udienza 35. Salta il controesame dell’imprenditore Tommasino
L’accusatore di Berriola si avvale della facoltà di non rispondere
L’udienza numero 35 del processo sull’“Iva Telefonica” si è chiusa con una sorpresa negativa. Ieri era infatti previsto il controinterrogatorio dell’imprenditore Vito Tommasino, il primo e forse più importante accusatore del Maggiore della Guardia di Finanza Luca Berriola. Ma Tommasino ha disertato il confronto, atteso, con il controesame dei difensori di Berriola e degli altri imputati.
L’imprenditore campano, infatti, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Un comportamento che ha indotto il difensore dell’ufficiale, l’avvocato Antonello Giudice, a fare il seguente commento: «Il fatto che Vito Tommasino si sia sottratto alla prosecuzione del contraddittorio processuale rappresenta un duro colpo per la credibilità delle sue accuse». Non va dimenticato, tra l’altro, che dalle dichiarazioni dell’imprenditore hanno tratto origine l’intera inchiesta e il coinvolgimento del Maggiore Berriola. Inchiesta sfociata poi nelle accuse alle società telefoniche.
Dopo la mancata deposizione di Vito Tommasino, sono sfilati davanti alla corte l’ex poliziotto Stefano Placidi e Paolo Prinzi.
L’udienza di lunedì 27 giugno sarà invece totalmente dedicata alla richiesta di sospensione dei termini di custodia cautelare avanzata dalla Procura per evitare la scarcerazione degli imputati ancora sottoposti a misura detentiva in carcere che, ricordiamo, ad oggi sono: Carlo Focarelli, Luigi Marotta, Silvio Fanella e Luca Breccolotti (Gennaro Mokbel dal 22 giugno, dopo l’accoglimento dei giudici dell’istanza avanzata dai suoi legali, è stato trasferito per “motivi di salute” dal carcere di Civitavecchia nella sua casa romana). Per gli imputati ancora in custodia cautelare il Tribunale potrebbe, infatti, decidere per la liberazione o per gli arresti domiciliari. Nel caso in cui il Collegio dovesse decidere di prorogare la carcerazione preventiva degli imputati ancora in carcere, il Tribunale dovrà comunque pronunciarsi sulla richiesta avanzata nel corso dell’udienza del 17 giugno scorso dall’avvocato Bruno Naso, difensore di Breccolotti.
È stata annullata invece l’udienza del 28 giugno. Il processo, dopo il dibattimento di lunedì prossimo, riprenderà perciò l’11 luglio con l’esame del capitano dei ROS Francesco De Lellis.