Alberto Trondoli controllò la reale esistenza dei contenuti delle Phuncard
L’ex Dg di Fastweb spiega perché si trattava di un business normale
Le Phuncard esistevano. Parola di Alberto Trondoli, uno dei fondatori di e.Biscom-Fastweb e direttore generale della società ai tempi dell’operazione, che ieri ha testimoniato al processo sull’”Iva telefonica”. Rispondendo alla domanda del PM Giovanni Bombardieri se ci fu un controllo del contenuto delle Phuncard, Trondoli ha risposto che lui stesso ne verificò l’autenticità accedendo al portale www.phuncard.net, dove digitando il codice riportato sulla card si visionavano contenuti per adulti. È questo uno dei punti salienti della testimonianza del manager che, all’epoca dei fatti (2003) aveva appena assunto la carica di direttore generale sotto la guida dell’Ad Emanuele Angelidis mentre Silvio Scaglia aveva assunto la presidenza.
L’operazione Phuncard, ha spiegato Trondoli, era seguita nella parte operativa direttamente da Bruno Zito mentre le decisioni strategiche, erano di competenza dell’Ad Angelidis, anche lui convocato ieri per testimoniare al processo, ma che non ha risposto alla chiamata per “legittimo impedimento”. Il business delle Phuncard, ha sottolineato Trondoli, non presentava aspetti critici: la controparte era nota a Fastweb per aver già intrattenuto altri rapporti commerciali con reciproca soddisfazione; l’operazione, seppur di portata marginale rispetto al core business presentava comunque una marginalità interessante, nell’ordine del 7-8 per cento. Al momento dell’interruzione dei rapporti, ha infine concluso Trondoli, era stato lui stesso a comunicare di persona, a Roma, la decisione a Carlo Focarelli, per un semplice gesto di cortesia commerciale.
Nel corso dell’udienza di ieri ci sono state altre testimonianze, di cui daremo un succinto resoconto nei prossimi articoli. In particolare, c’è stata la deposizione dell’Ad di Fastweb Stefano Parisi e quella dell’allora Responsabile dell’amministrazione mentre ha completato la sua testimonianza la ex Responsabile dell’Internal audit.
Oggi si conclude la serie delle testimonianze relative a Fastweb con la deposizione di Giovanni Moglia. Poi inizierà la serie dedicata ai testi di Telecom Italia Sparkle.