Processo “Iva telefonica”: si riparte
Il prossimo 22 settembre riprende, presso la Prima Sezione penale, il processo per l’“Iva telefonica” interrotto il 28 luglio per la pausa estiva
Il giorno successivo alla ripresa del dibattimento, il processo compirà dieci mesi dalla prima udienza, il 23 novembre scorso cui sono seguite altre 42 udienze. Mica poco per un procedimento che si sta celebrando con il “rito immediato” come aveva chiesto ed ottenuto il procuratore Giancarlo Capaldo, presente all’avvio del dibattimento che, del resto, promette di avere ancora di fronte a sé un lungo iter.
A partire da giovedì 22 settembre il Blog tornerà a seguire lo svolgimento del processo con lo stesso scrupolo dei dieci mesi passati, riferendo in maniera puntuale ed analitica un dibattimento che non sembra riscuotere più l’interesse dei media. Un disinteresse strano, se si pensa alla mobilitazione della macchina giudiziaria resa necessaria dalla celebrazione di questo processo.
Dall’andamento del processo sono finora emersi due aspetti importanti:
1) risulta chiaro come Fastweb non fosse a conoscenza di eventuali frodi e abbia sempre agito nel pieno rispetto di regole e leggi. Infatti – come ha sottolineato il prof. avv. Antonio Fiorella, difensore di Silvio Scaglia – «è emerso che le operazioni oggetto di contestazione risultavano per Fastweb corrispondenti al vero, del tutto normali sotto il profilo della commercializzazione, sebbene non appartenenti al “core business”».
2) nessuno dei testi ascoltati, pur nella diversità delle loro posizioni (che comprendono sia chi ha svolto indagini, ad esempio la GdF, sia chi aveva ruoli in società collegate al business “Phuncard” o “Traffico telefonico”), ha attribuito a Scaglia un qualsiasi ruolo nelle cosiddette e presunte “Truffe Carosello”.
È questo, finora, il risultato di un processo che, in cifre, ha coinvolto oltre all’ingegner Silvio Scaglia (per 89 giorni più altri 254 agli arresti domiciliari in Val d’Ayas dopo essere rientrato spontaneamente e prontamente in Italia per collaborare con i magistrati) altri 55 imputati. Più due società, TIS e Fatsweb SpA, allora quotata alla Borsa di Milano, che ha rischiato il commissariamento per la vicenda.
Finora, come si è visto, si sono tenute 43 udienze. Ma il Collegio presieduto dal dottor Giuseppe Mezzofiore ha già stabilito un fitto calendario di 34 udienze, di qui a febbraio 2012.
La tabella di marcia prevede:
- Settembre 2011: 22, 23
- Ottobre 2011: 10, 13, 14, 17, 18, 21
- Novembre 2011: 8, 10, 14, 16, 17
- Dicembre 2011: 5, 6, 7, 12, 14, 16
- Gennaio 2012: 10, 12, 13, 17, 19, 23, 24, 27
- Febbraio 2012: 6, 7, 9, 13, 14, 16, 17