Radiocor: Bernabè, «la Procura aveva minacciato il commissariamento della società»
Circa due ore di deposizione per il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, ascoltato questa mattina come teste al processo per l’“Iva Telefonica”. «Abbiamo pagato – spiega come battuto dalle agenzie – all’Agenzia delle Entrate (…) 418 milioni di euro (…) non perchè fossimo convinti della correttezza degli accertamenti svolti dalla stessa Agenzia delle Entrate ma perchè il contesto generale ci induceva ad aderire alle pretese erariali. Senza interventi, la Procura aveva minacciato il commissariamento della società e noi intervenimmo per sanare prudenzialmente la situazione riscontrata».
L’attuale presidente di TI ha precisato che il totale della cifra, beneficiando dello sconto è stato appunto di 418 milioni «tra Iva, sanzioni e interessi, una cifra per noi rilevantissima, versata senza contestare l’accertamento».
Come riportato da Radiocor, Bernabè, già ascoltato come teste dai PM il 1° ottobre del 2010, ha sottolineato di essere tornato al vertice di Telecom Italia soltanto agli inizi del 2008, dopo che erano già stati chiusi i contratti tra Telecom Italia Sparkle e le società riconducibili a Gennaro Mokbel.
Nel corso dell’udienza sono stati anche ascoltati Marco Orsini, Direttore generale di Intermatica e Carlo Baldizzone, Responsabile Area Amministrazione e Controllo di TIS, in qualità di Chief Financial Officer.