Rossetti: «Le indagini interne erano fisiologiche»
L’ex Cfo di Fastweb: «L’audit serviva ad analizzare lo stato della società. Io mi occupavo della finanza, non della gestione amministrativa». Una testimonianza lineare, senza alcuna contestazione
Dalle indagini condotte dall’audit di Fastweb sul Traffico Telefonico e sulle Phuncard non è emersa alcuna anomalia. Del resto, controlli di quel genere erano assolutamente fisiologici nella vita della società. È quanto ha sostenuto ieri Mario Rossetti, già Chief financial officer della società, nel corso dell’udienza sul processo per l’“Iva Telefonica” che si celebra presso la Prima Sezione penale del Tribunale di Roma, presieduta da Giuseppe Mezzofiore.
Nel corso della sua testimonianza, che si è conclusa in tarda mattinata, Rossetti, in Fastweb dal 2002, ha inteso precisare che le sue competenze riguardavano la finanza, non la gestione amministrativa dei business, comprese le attività oggetto dell’inchiesta gestite dal settore commerciale. Rispondendo alle domande del PM, la dottoressa Francesca Passaniti, ha ricostruito l’organigramma aziendale, la ripartizione delle mansioni e la dinamica delle varie attività di controllo, del tutto fisiologiche nell’ambito della gestione. Anche le indagini condotte dall’audit sulle attività in questione rispondevano all’esigenza di analizzare lo stato complessivo della società, piuttosto che a sospetti, di cui Rossetti, competente per la finanza, non ha mai avuto sentore alcuno.
In sostanza Rossetti ha avuto finalmente la possibilità di spiegare la sua attività in Fastweb e il suo ruolo rispetto alle operazioni contestate, che non rientravano nell’ambito delle sue competenze. Una testimonianza in un clima di massima linearità come emerge dal fatto che né la difesa di Rossetti né di altri imputati ha ritenuto di dover procedere ad un controesame dopo l’interrogatorio del PM Passaniti che ha preso atto senza obiezioni delle risposte dell’ex Cfo di Fastweb.
Si è così conclusa in tre ore l’udienza 84, interamente occupata da Rossetti. Il 2 maggio riprenderà l’interrogatorio di Carlo Focarelli. Le udienze successive saranno dedicate ai testi chiamati a deporre dalla difesa dei manager di Telecom Italia Sparkle, Stefano Mazzitelli e Massimo Comito e successivamente dalle difese di Bruno Contin e Mario Rossetti.