Fattore Umano | Tra tre giorni «Diamoci dentro»
Sabato 19 il «boot camp» per l’avvio del progetto di una cordata di associazioni per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti di Treviso
La Cooperativa Alternativa di Vascon ha vinto il bando «La vita non aspetta» promosso nel 2011 dal Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Treviso volto a finanziare progetti per la promozione e l’inserimento dei giovani esclusi dal mondo della scuola e del lavoro. I 90mila euro sono stati subito destinati al finanziamento di percorsi dedicati ai giovani detenuti nelle due carceri di Treviso (120 nella casa circondariale e altri 20 nell’Istituto penale per minori con meno di 29 anni che non studiano e che non lavorano).
«Il punto di forza di questo progetto sta nella solidità di chi lo compone», spiega Igor de Pol, presidente dell’Associazione Possibili Alternative. Nove le associazioni di volontariato coinvolte nel progetto: Possibili Alternative, B-Net, Ipsia, La Prima Pietra, Circolo, Legambiente Piavenire, Legambiente di Treviso, Associazione Culturale Islamica di Treviso, Per Ricominciare e Tonino Bello. Molti anche i partner dell’iniziativa biennale fra cui la Comunità Morialdo, la Caritas Tarvisina, il Centro per l’Impiego, l’Azienda Ulss 9 e la Camera di Commercio di Treviso.
Diamoci dentro, insomma. Lavorando durante la reclusione per produrre oggetti da vendere all’esterno e sostenendo percorsi formativi ed occupazionali esterni al carcere. Con un doppio obiettivo: aiutare i giovani detenuti nel loro percorso riabilitativo e diffondere un’immagine diversa del carcere nell’opinione pubblica. Perché il “pianeta carcere” non è un mondo sommerso ma una risorsa su cui investire.
Sabato 19 maggio alle ore 14 il Boot Camp che darà il via al progetto. L’appuntamento è in via Cardinal Callegari 32 a Vascon di Carbonera (TV). L’incontro si svolgerà per avviare l’attività di preparazione dei gruppi di lavoro che perseguiranno gli obiettivi previsti dal progetto «Diamoci dentro».