Lettera a Dagospia di Massimo Comito
Lo sfogo dell’ex dirigente di TIS assolto «dopo 3 anni di dibattimento, 5 mesi di custodia intramuraria, 7 domiciliare, il licenziamento dall’azienda in cui lavorava da 20 anni», è stato «assolto per non aver commesso il fatto» (associazione a delinquere) e perché «il fatto non costituisce reato» (reati fiscali) insieme all’ing. Scaglia e altri 5 dirigenti di Fastweb e Telecom Italia Sparkle
«Oggi – scrive Comito a D’Agostino –, un tribunale libero, onesto, attento ai “fatti” processuali e coraggioso mi ha restituito l’onestà di fronte alla legge e riconciliato con la magistratura giudicante, ma rimane che certa stampa, che a titoli cubitali mi aveva già abbondantemente condannato, a stento cita il mio nome anche nelle già scarne notizie che riguardano l’assoluzione di questi 7 imputati delle cosiddette “telefoniche”».
«E le assicuro – conclude –, non sarà facile né di breve termine “mettere una pezza” su tutte le assurdità pubblicate su di me e i miei co-imputati telefonici per settimane dopo il mio arresto e che compaiono come nella memoria di un elefante digitando il mio nome su google».
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