“Giudizio immediato: del tutto illegittimo per chi aveva i termini di carcerazione per il reato fiscale già decorsi come Scaglia”
“Il codice di procedura penale parla chiaro, commenta Piermaria Corso, difensore di Scaglia: se l’indagato non è sotto custodia cautelare per tutti i capi di contestazione, ma almeno per uno di questi sono decorsi i termini di detenzione, prevale il rito ordinario (art 453 comma 2)”.
Ed è il caso di Silvio Scaglia e di molte altre posizioni che riguardano gli ex manager delle società telefoniche. Il gip chiamato ad emettere il decreto di giudizio immediato avrebbe dovuto tenerne conto e quindi non avrebbe dovuto accogliere la richiesta di giudizio immediato.
non dovrebbe essere necessario avere coraggio per applicare la legge!!! basterebbe ricordarsi di essere un giudice
e se certe applicazioni risultassero più “interessanti” a chi deve applicarle?
Lo so, stiamo generalizzando e accomunando un bel gruppo di magistrati particolarmente vivaci e birichini (così un tempo i maestri di scuola i bambini quasi teppistelli), ad una massa di altri loro colleghi che nel bene e nel male si barcamenano e ad altri che sono in prima fila in questioni sicuramente pericolose per loro stesse.
Ma è indubbio che non c’è volontà, all’interno della magistratura a fare chiarezza, autocritica e porsi interrogativi pubblici.
Quando lo fannp è sempre e solo perchè toccati nel vivo, a torto o a ragione.
Non si è mai sentito un magistrato, anche in forma anonima, prendere posizione su questi magistrati mediatici e, alla fine della festa, anche un po’ inconcludenti all’atto pratico.
Perchè molti casi si sgonfiano in un rigoroso e ben celato silenzio.
Colpo di scena?
Fretta eccessiva della magistratura?