Frank E. Dangeard: “Scaglia, manager serio e affidabile”
Ecco il testo integrale dell’intervista concessa a Il Sole 24 Ore dall’ex numero due di Telecom France, ora nel board di Symantec, che sul fondatore di Fastweb dice: “Ma è pericoloso da meritare così tanti mesi di detenzione? In paesi come la Francia certe restrizioni si applicano solo per soggetti criminali”
“Shock per la comunità finanziaria”
È più di un processo su una frode fiscale, per quanto gigantesca. Sotto accusa e agli arresti da mesi un esponente di punta della classe imprenditoriale italiana: Silvio Scaglia è il classico imputato eccellente. Frank Dangeard, invece, è uno dei piú importanti manager internazionali e oggi siede nel board del colosso informatico Symantec, la casa che produce il Norton Antivirus per i pc e in quello di PricewaterhouseCoopers in Francia. Sorpreso delle accuse mosse a quello che fuori d’Italia è considerato uno degli imprenditori più stimati, ha deciso di uscire allo scoperto e spendersi in prima persona a favore del manager e imprenditore.
Come ha conosciuto Silvio Scaglia?
È successo sette anni fa. Scaglia era già un imprenditore di successo, la sua reputazione nell’industria era già molto forte: era considerato l’imprenditore di maggior successo dell’ultimo decennio. All’epoca ero il numero 2 in France Telecom e Orange: volevamo capire come sviluppare il mercato del broadband. E Fastweb (allora si chiamava e.Biscom, ndr) era per noi il business model che puntava al futuro. E così facemmo in modo di conoscere Scaglia e la sua azienda.
Al di là della fama, ha poi avuto modo di lavorare insieme o fare affari con lui?
Sì, quando sono diventato ad di Thomson (big hi-tech franco-americano, ndr). Fastweb era uno dei clienti dell’azienda, eravamo uno dei loro fornitori di tecnologia. Non abbiamo mai avuto problemi. Sono rimasto in Thomson fino al 2007 e per tre anni Scaglia è stato una controparte esemplare con cui facevamo affari.
Ora però Scaglia è accusato di evasione fiscale e fatture per operazioni inesistenti…
Non conosco in dettaglio l’indagine e i capi d’accusa. Ho appreso dai giornali la cosa e sono rimasto stupefatto perché, per quello che ho potuto conoscere di persona, Scaglia mi è parso una persona schietta, sul piano personale, e un manager serio e affidabile su quello professionale. Quella dipinta sui giornali non é la persona che ho conosciuto per diversi anni.
Sarà il processo a stabilire se Scaglia è colpevole o innocente…
Ovviamente. Non è mia intenzione entrare nel merito né del caso né del funzionamento della giustizia in Italia. Da manager, però, posso dire che la notizia è stata uno shock nella business community internazionale. Da osservatore straniero, poi, mi sembra che le misure restrittive adottate nei confronti di Scaglia siano assai dure. È davvero il fondatore di Fastweb, peraltro da tempo uscito dall’azienda, così pericoloso da meritare cosí tanti mesi di detenzione? In Paesi come la Francia certe restrizioni si applicano solo per soggetti criminali.