“Processo Carosello”: il commento di Vincino alle prime udienze
22 dicembre 2010 | Autore: Redazione
Pubblicato in L'angolo di vincino
28 Commenti a ““Processo Carosello”: il commento di Vincino alle prime udienze”
Lascia un Commento
Calendario Udienze
Ultimi commenti
- Cesare su Silvio Scaglia: La giustizia non ci deve dividere | Business, sofferenza e l’umanità dietro le sbarre
- klement su Libero: “Italia condannata per inciviltà”
- stefano mazzitelli su Fattore Umano | Stefano Mazzitelli: «Il carcere? Un impatto devastante»
- Sonia su L’EDITORIALE DI PIERLUIGI BATTISTA SUL CORRIERE DELLA SERA
- renata su Chi è Silvio Scaglia
Newsletter
Archivio
- ottobre 2017 (1)
- novembre 2014 (6)
- ottobre 2014 (1)
- dicembre 2013 (1)
- ottobre 2013 (11)
- settembre 2013 (1)
- agosto 2013 (1)
- luglio 2013 (2)
- giugno 2013 (4)
- maggio 2013 (6)
- aprile 2013 (6)
- marzo 2013 (7)
- febbraio 2013 (8)
- gennaio 2013 (4)
- dicembre 2012 (2)
- novembre 2012 (3)
- ottobre 2012 (9)
- settembre 2012 (9)
- agosto 2012 (1)
- luglio 2012 (9)
- giugno 2012 (14)
- maggio 2012 (15)
- aprile 2012 (14)
- marzo 2012 (19)
- febbraio 2012 (14)
- gennaio 2012 (21)
- dicembre 2011 (26)
- novembre 2011 (15)
- ottobre 2011 (21)
- settembre 2011 (15)
- agosto 2011 (13)
- luglio 2011 (25)
- giugno 2011 (21)
- maggio 2011 (26)
- aprile 2011 (24)
- marzo 2011 (28)
- febbraio 2011 (24)
- gennaio 2011 (24)
- dicembre 2010 (30)
- novembre 2010 (32)
- ottobre 2010 (25)
- settembre 2010 (19)
- agosto 2010 (30)
- luglio 2010 (27)
- giugno 2010 (27)
- maggio 2010 (55)
- aprile 2010 (4)
Perché un blog?
“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World
Veramente alla quarta udienza il PM, nella persona del facondo e zazzeruto dott. Bombardieri (ché “Sua Altezza” Capaldo finora ha preferito evitare, dinanzi ad un Tribunale finalmente indipendente, di esporsi al fuoco di fila delle eccezioni degli Avvocati), se l’è addirittura svignata alla chetichella.
Una timida, ignara ed indifesa “piemmina”, la dottoressa Francesca Passaniti, è stata lasciata da sola a “fare melina” chiedendo – con una sfrontatezza (però riferibile al pool nel suo complesso) pari solo all’assoluta approssimazione e sciatteria con le quali sono state compiute le indagini – che si rinviasse a “dopo le feste” la decisione su importantissime questioni che potrebbero riportare in libertà buona parte (se non addirittura tutti) gli imputati.
E già, perchè il “mitico pool” serve anche a questo, ovvero a dilatare i tempi a sfavore degli imputati detenuti: “Chiedo di poter replicare alla prossima udienza, poichè non abbiamo ricevuto le trascrizioni delle registrazioni della precedente”. Ieri non c’ero e se c’ero dormivo.
Nessuno si oppone, ed ecco un Natale ed un Capodanno (e oltre, almeno fino al 12 gennaio) senza libertà per le persone oneste di Fastweb e TIS che la Procura, con l’acquiescenza di GIP e di Tribunali della Libertà di Roma, ha assurdamente incolpato.
Nessun analogo “termine sufficiente” è stato dato, però, a manager come Silvio Scaglia, Mario Rossetti, Stefano Mazzitelli, Massimo Comito e Antonio Catanzariti per valutare, prima dell’arresto, la disordinata accozzaglia di atti e documenti posta a fondamento dei provvedimenti custodiali e che la Procura chiama “elementi di prova”.
Nessuna logica governa la produzione e l’analisi degli elementi di prova da parte della Procura, se non quella della confusione ed approssimazione assoluta.
Le eccezioni degli Avvocati sul punto sono state addirittura devastanti e non credo che ad esse la Procura potrà opporre alcun logico argomento.
Ecco, basterebbe che, tra i molti buoni argomenti proposti dalle difese, il Tribunale si soffermasse solo a contemplare seriamente, anche solo da un punto di vista formale, il problema delle prove e sono certo che questo “giudizio immediato” si scioglierebbe in un attimo come neve al sole.
Continuiamo, dunque, a confidare in buoni giudici. E questi della Prima Sezione – a differenza di certi loro bizzarri colleghi delle precedenti fasi, disinvolti autori di teratologie investigative ed aberrazioni giuridiche – sembrano esserlo.