L’avvocato Lucia: “Quasi una pena anticipata, senza condanna”
“Una pena anticipata senza condanna”. È quanto dice a Panorama Economy l’avvocato Lucio Lucia che, insieme al collega Vittorio Virga, difende Mario Rossetti, ex direttore finanziario di Fastweb. “L’auspicio – aggiunge – è che possa presto difendersi da uomo libero”
«“È stato un anno lungo e difficile nel corso del quale, per il nostro assistito, è stato assai duro sopportare uno stato di detenzione che reputa del tutto ingiusto ed inutile, quasi una pena anticipata senza condanna”. Chi parla è l’avvocato Lucio Lucia il quale, insieme al collega Vittorio Virga, difende Mario Rossetti, l’ex direttore finanziario di Fastweb. “Le difficoltà – prosegue il legale – sono state personali e familiari, essendo il padre di tre bambini piccoli, ma anche relative alla difesa tecnica, in quanto una restrizione così a lungo protratta ha certamente reso più difficile il contatto con i suoi difensori e consulenti tecnici“. Ora che il processo è iniziato si potrà «finalmente» – sottolinea l’avv. Lucia – confrontare pubblicamente con l’accusa: “Come legale – aggiunge – dico che il dott. Rossetti potrà dimostrare la sua assoluta estraneità alla truffa perpetrata ai danni suoi e della società“. “Bisogna dare atto al Tribunale – prosegue – di avere programmato un impegno importante e di aver già stabilito un serrato calendario di udienze. Speriamo quindi di potere affrontare subito il merito della questione“. Resta il fatto che Mario Rossetti, al pari degli altri manager tlc, resta agli arresti domiciliari a circa un anno di distanza da quel fatidico 23 febbraio, giorno dell’arresto. “Difatti l’auspicio – insiste Lucia – è che possa presto difendersi da uomo libero: riteniamo che non vi sia alcun motivo di protrarre gli arresti domiciliari, ma in ogni caso confidiamo che il chiarimento processuale imminente possa far ritenere, anche al PM ed al Tribunale, insussistente ogni esigenza cautelare. Siamo comunque assolutamente ottimisti sull’esito della vicenda perché certi che emergerà presto l’innocenza del nostro assistito“».