Traffico telefonico: Fastweb faceva solo da postino
L’ex responsabile Wholesale di Fastweb ha spiegato in aula perché i servizi Premium usano solo l’“istradamento rigido”
Durante l’udienza del 20 luglio, nel corso del proseguimento dell’esame dell’ex responsabile Wholesale di Fastweb da parte dei PM, iniziato lunedì scorso, sono state sollevate alcune questioni di natura tecnica di non facile comprensione al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, ma di importanza cruciale per rispondere alla domanda chiave: i dirigenti delle società di Tlc, Fastweb in particolare, potevano cogliere un’eventuale anomalia nell’operazione proposta da Diadem? Oppure, vista dal desk della società Tlc, la richiesta di far da transito tra Diadem e il “content provider” rientrava nella normalità?
Nel corso dell’interrogatorio il teste ha spiegato che «in tutti i casi in cui c’è la fornitura di un servizio Premium tutto il traffico è instradato verso il content provider, quindi tutto il traffico raccolto è instradato rigidamente verso un’unica destinazione che è il content provider». Ma qual è la differenza sostanziale tra l’“istradamento dinamico” del traffico telefonico e quello “rigido”?
Per comprendere uno dei punti fondamentali sollevati dalla Procura durante la scorsa udienza, il Blog ha chiesto a degli esperti di fare chiarezza sui concetti di rigidità e di dinamicità del traffico. Nell’istradamento dinamico la società che gestisce il traffico ha la possibilità di scegliere tra una pletore di fornitori del servizio, a seconda del prezzo. Ma lo stesso non capita nell’istradamento rigido, tipico – come ricordato dall’allora responsabile Wholesale di Fastweb nel corso del suo esame – delle formule Premium quando l’aggregatore del traffico deve mettere in contatto quello specifico content provider con l’utente che ha scelto il servizio.
Per capirci, esiste il traffico “Person to Person” in cui chi si occupa del traffico sceglie la strada da percorrere; e il traffico “Person to Application” in cui il traffico deve seguire una strada obbligata, scelta dall’aggregatore per effettuare la “consegna” del contenuto. In questo caso Fastweb faceva lo stesso lavoro del postino che riceve una lettera dal mittente e la recapita all’indirizzo scritto sulla busta.
Il “postino”, quindi, non aveva modo né di leggere il contenuto, né di scegliere la strada da percorrere. O di condizionare i ritmi del traffico. Né, tantomeno, di guardare cosa c’era dietro i numeri di Tuvalu. Una circostanza che non ha nulla di eccezionale, ma è connaturata alla natura dei servizi Premium via Tlc.