Macciò: Mai parlato di Phuncard o CMC nei nostri meeting
Il direttore commerciale nel 2003 racconta l’organizzazione della start-up
«Io dell’attività dell’azienda con Scaglia ne parlavo in quanto ne parlavamo direttamente, ma anche in una riunione settimanale, che era la riunione che noi chiamavamo Partners Meeting, dove i fondatori di e.Biscom e Fastweb ogni lunedì pomeriggio si riunivano per parlare delle attività».
Nel corso dell’udienza del 20 luglio scorso Lorenzo Macciò, uno dei fondatori di Fastweb e responsabile commerciale e delle operations fino all’aprile 2003, ha tracciato, nel corso dell’udienza del 20 luglio scorso del processo sull’“Iva telefonica” un quadro dell’organizzazione della società nel corso dei primi anni di attività, appena uscita dalla fase di start-up.
L’attenzione dei PM Giovanni Bombardieri e Francesca Passaniti, si è concentrata, tra l’altro, proprio sui Partners Meeting. Ne facevano parte spiega Macciò, oltre a lui stesso, sia Silvio Scaglia che Francesco Micheli «poi c’erano sicuramente Angelidis, Trondoli, Garrone, Rossetti… ». «Era un momento di sintesi il Partners Meeting, una sintesi molto importante – continua Macciò – per un’azienda dallo sviluppo frenetico, cresciuta in pochi anno da zero a 700mila clienti». Per poter tener testa a tutto questo «bisogna alla velocità della luce incontrarsi, scambiarsi le informazioni».
Ma «Lei ha mai sentito parlare dell’operazione Phuncard, carte prepagate?» chiede il PM Bombardieri, «Allora – risponde Macciò – io ho sentito parlare dell’operazione Phuncard quando nel 2006, io ero già andato via da tre anni, si presentarono nel mio ufficio due signori della Guardia di Finanza e mi fecero delle domande su questo argomento, di cui io non ricordavo… non ricordavo assolutamente nulla. Mi fecero vedere dei documenti, ce n’era tra l’altro anche uno firmato da me, dove c’era scritto Phuncard, ma per me era una cosa assolutamente sconosciuta».
Macciò conferma invece di ricordarsi di CMC, cliente della filiale di Roma che affittava linee telefoniche per un’attività commerciale legata ai numeri Premium. “Di CMC – incalza il PM Bombardieri – si parlava in questi Partners Meeting?» «Non mi ricordo – replica Macciò – che ci sia stato qualche Partners Meeting in cui si sia parlato specificamente di CMC». Ma non si parlava delle operazioni commerciali più importanti in questi Partners Meeting? «Tenga conto – risponde Macciò – che… se dovevamo fare una proposta importante, che so, alle Poste Italiane, piuttosto che all’Unicredit, magari era argomento da portare al Partners Meeting. Dovendo parlare di società che affittavano delle linee non credo che fosse un argomento da portare» in quella sede.
Insomma, Macciò, che in azienda riportava direttamente ad Angelidis, non ha avuto occasione o motivo per parlare del cliente CMC, curato dalla filiale di Roma, con Silvio Scaglia. O tantomeno di Phuncard, una cosa «a me assolutamente sconosciuta».