Caldarola: «L’atteggiamento persecutorio nei confronti di Scaglia, e di altri esponenti di Fastweb (…) fa parte dello stile peggiore di certa magistratura»


Giuseppe Caldarola è uno dei pochi commentatori che non ha mai dimenticato, nemmeno nei mesi più bui, il trattamento riservato a Silvio Scaglia: tre mesi di carcere a Rebibbia seguiti da una lunga segregazione, altri nove mesi, sotto un regime di arresti domiciliari estremamente rigorosi.  Nemmeno quando il «PM di punta a piazzale Clodio» Giancarlo Capaldo, protagonista dell’inchiesta sull’”Iva telefonica”, poteva contare sul sostegno quasi unanime del mondo dei media. Quel mondo che non si scandalizzava, al contrario di Caldarola, «per un PM che ha mandato in galera fior di personaggi pubblici senza andare troppo per il sottile», a partire da Silvio Scaglia rientrato in Italia per collaborare con la giustizia.


Giuseppe Caldarola non ha dimenticato quest’inchiesta. Anzi ci torna con un commento di grande spessore su Linkiesta, il giornale online.  E così, nel momento in cui «PM di punta» si spoglia dell’inchiesta Enav-Finmeccanica adombrando l’ombra di un complotto, Caldarola confessa che «non riesco a commuovermi per Capaldo» e, aggiunge, «appare chiaro che sarà molto difficile valutare serenamente le sue inchieste, anche quelle passate, alla luce delle sue disinvolte abitudini». Non solo perché le circostanze che hanno portato al suo passo indietro, cioè le cene con il ministro Tremonti e il suo segretario particolare Milanese già inquisito, sono gravi e inquietanti. Ma soprattutto perché «l’atteggiamento persecutorio nei confronti di Scaglia e di altri esponenti di Fastweb, ad esempio l’amministratore delegato Stefano Parisi, fa parte dello stile peggiore di certa magistratura che prima arresta e poi cerca le prove e che soprattutto adotta il sistema della carcerazione preventiva come strumento per ottenere la confessione».


Capaldo ora chiede un metro diverso da quello da lui adottato neo confronti degli inquisiti. La risposta dello Stato di diritto dev’essere una sola: il Csm convinca Capaldo a fare un ben più marcato passo indietro. In momento così delicato, conclude Caldarola, è bene che in prima fila restino solo gli insospettabili.


Lascia un Commento

Newsletter
Iscriviti alla newsletter di silvioscaglia.it




ebook il caso scaglia

Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World