Catanzariti: Da parte nostra ci fu la massima trasparenza


L’ex manager di TIS presenta mail e documenti. «Non ho avuto alcun sospetto anche dopo la visita alla sede di Acumen». Fissato il calendario, saltano le udienze del 17 e 23 febbraio


L’esame dell’ingegner Antonio Catanzariti, già responsabile Carrier Sales Italy di Telecom Italia Sparkle, ha occupato l’intera udienza del processo per l’“Iva Telefonica” in corso alla Prima Sezione penale del Tribunale di Roma presieduto da Giuseppe Mezzofiore. Nell’arco del lungo interrogatorio, 6 ore in tutto, l’ingegner Catanzariti ha ricostruito l’intera vicenda fin dalle origini. Fu Giuseppe Crudele, allora in Fastweb, a presentare Carlo Focarelli, rappresentante sia dell’italiana I-Globe che della britannica Acumen, a Catanzariti. L’esigenza prospettata da Focarelli, come si evince dalla documentazione, era di allargare l’attività ad una società, TIS, in grado di sostenere volumi di traffico sempre più impegnativi. Circostanza non eccezionale, ha sottolineato Catanzariti facendo denariferimento a statistiche internazionali, vista la crescita esponenziale delle utenze Premium in quel periodo. Non era nemmeno eccezionale, ha risposto il manager al PM Giovanni Bombardieri, che lo stesso intermediario rappresentasse sia il cliente che il fornitore. Anzi, come dimostrano esempi illustrati in Aula, si trattava di una pratica abituale. Anche la visita alla sede di Acumen a Londra, il 2 agosto 2005, così come a quella di Ubique (cui I-Globe aveva affidato la gestione tecnica del traffico), non aveva destato alcun sospetto sulla natura dei soggetti dell’operazione. In particolare, ha sottolineato Catanzariti, nulla ha mai avvalorato il sospetto che il traffico telefonico potesse essere fittizio e non reale.


L’operazione, del resto, era stata condotta all’insegna della massima trasparenza aziendale: il contratto aveva seguito l’iter previsto, coinvolgendo, oltre al settore commerciale, il marketing, l’ufficio legale e quello finanziario di TIS. L’avvio dell’attività era stato poi gestito, per competenza, dal servizio Rete, sotto la diretta supervisione dell’ingegner Menghini. Una lunga analisi, insomma, che ha permesso di ribadire, con una puntigliosa documentazione cartolare, la posizione dei “colletti bianchi” di TIS. In attesa dell’ultimo atto di questo capitolo del processo: oggi, infatti, è prevista l’ultima parte dell’interrogatorio di Massimo Comito, già Responsabile commerciale per l’Europa di TIS.


L’esame di Comito chiude una fase del dibattimento che riprenderà il 7 marzo (sono saltate le udienze del 17 e del 23 febbraio). Il Presidente Mezzofiore ha annunciato, a fine udienza, il calendario del processo. Si riprenderà con l’interrogatorio di Silvio Fanella cui seguirà l’esame di Gennaro Mokbel e Antonio Ricci. L’elenco provvisorio (non è escluso che uno o più imputati rinuncino all’interrogatorio o si riservino una dichiarazione spontanea) prevede poi nell’ordine: Riccardo Scoponi, Manlio Denaro, Luca Breccolotti, Aurelio Gionta, Luca Berriola, Paolo Colosimo, Giuseppe Cherubini, Carlo Focarelli, Massimo Micucci, Luigi Marotta, Francesco Fragomeli e Giorgia Ricci.


I dirigenti di Fastweb saranno senti per ultimi: Roberto Contin e Mario Rossetti. A chiudere la lista sarà l’ingegner Silvio Scaglia.


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“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World