Comito: Agli occhi di una carrier di transito come TIS tutto era coerente e senza anomalie
Conclusi gli interrogatori dei “colletti bianchi” di TIS. Si riprende il 7. Cinque imputati si avvalgono della facoltà di non rispondere. Il 12 marzo la testimonianza di Luca Berriola
Si è concluso ieri, con l’ultima parte dell’interrogatorio di Massimo Comito, già Responsabile commerciale per l’Europa di TIS, il ciclo di testimonianze dei manager Telecom Italia Sparkle coinvolti nel processo per l’“Iva Telefonica”.
Davanti alla Prima Sezione penale del Tribunale di Roma presieduta da Giuseppe Mezzofiore, Comito ha ribadito che le operazioni contestate, viste dall’azienda, non presentavano alcuna criticità. Non era anomalo che i clienti operassero sia con Fastweb che con TIS così come non era infrequente, nel mondo dei Servizi Premium, che un operatore andasse ad operare in un Paese dell’Est come la Russia (I-Globe, ndr).
Anche i volumi non destavano particolare stupore ed erano in linea con lo sviluppo del mercato dei servizi premium in quegli anni. Già nel 2004, ha spiegato al PM Giovanni Bombardieri lo stesso Comito, con il supporto di documenti di una delle maggiori società di consulenza internazionale nelle telecomunicazioni depositati agli atti, il mercato del traffico Premium ammontava nella sola Europa a 6,5 miliardi. Solo in Italia la stima del mercato nel 2006 era oltre il miliardo di euro. Non era poi così anomalo, dunque, il fatto che un servizio aggregato in tutto il mondo (Europa, America Latina ed Asia, area delle attività dei tre clienti inglesi, ndr), raggiungesse i volumi di fatturato coerenti con le quote di mercato di TIS in quel periodo. Insomma, costante che ha distinto questo round di interrogatori, anche Comito ha saputo confortare le sue affermazioni con riscontri documentali, senza contraddizione tra i vari testi.
Ora il processo si interrompe per qualche giorno per riprendere il 7 marzo. Non è ancora chiaro il calendario dell’udienza, anche perché ieri ben cinque imputati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Si tratta di: Riccardo Scoponi, Manlio Denaro, Luca Breccolotti, Aurelio Gionta e Silvio Fanella. Per il giorno 12 marzo è invece fissato l’esame del Maggiore della Guardia di Finanza Luca Berriola.