Contratti, Governance e traffico: non c’erano anomalie
Infatti l’azienda Telecom Italia, responsabile della politica fiscale di gruppo, non aveva mai proceduto ad accantonamenti o altro pur in presenza di tre CFO succedutisi in Sparkle, un nuovo AD e la nuova gestione Telecom Italia
Francesco Armato, successore di Mazzitelli, spiega in aula il ruolo del capo azienda. In aula anche le testimonianze di Stefano D’Ovidio (Capo Ufficio Legale) e dell’ingegnere Mario Pirro (Capo di Ingegneria di Rete e stretto collaboratore di Gianfranco Ciccarella).
In una struttura organizzativa complessa i contratti che arrivano alla firma dei vertici sono già stati vagliati e validati da tutte le funzioni dell’azienda. Francesco Armato, successore di Stefano Mazzitelli ai vertici di Telecom Italia Sparkle (e precedentemente Responsabile Commerciale della Regione Sud America di TIS e Ad della controllata sud americana LAN), ha così spiegato il mestiere dell’amministratore delegato in una grande struttura nel corso della testimonianza al processo per l’”Iva telefonica” in corso presso la Prima Sezione penale del Tribunale di Roma. Armato è uno dei testi chiamati a deporre ieri dalla difesa dei manager di TIS: oltre a lui, l’avvocato Stefano D’Ovidio, Responsabile dell’ufficio legale di TIS, e l’ingegnere di Rete Mario Pirro che rispondeva direttamente a Gianfranco Ciccarella, già Responsabile dal 2005 dell’Area Network di TIS.
L’avvocato D’Ovidio (oggi dirigente di prima linea dell’Ufficio Legale di Telecom Italia) si è soffermato sulla natura dei contratti predisposti nel caso in oggetto: le fattispecie, ha detto l’avvocato, non presentavano alcuna anomalia rispetto a casi analoghi. Anche la trasformazione dei contratti da mandati con rappresentanza a mandati senza rappresentanza non solo non era indice di una particolare criticità, bensì era funzionale a dare una rappresentazione più fedele, agli occhi del mercato, della portata del business: in questo modo, infatti, viene evidenziato il dato sull’EBTIDA, ovvero il margine d’utile, rispetto al dato, meno rilevante, del volume di fatturato. Chiarificatore il passaggio in cui l’avv. D’Ovidio, a proposito della variazione continua dovuta all’operatività dei contenuti degli allegati ai contratti – allegati tecnici o listini prezzi – ha affermato che lui stesso aveva preso la decisione di eliminare dalla contrattualistica standard tali allegati che furono lasciati allo scambio fra le parti, commerciali e/o tecniche.
Il Dr. Armato (oggi dirigente di prima linea di International Operations di Telecom Italia nonché membro del CdA di TIS) ha sottolineato, nel corso della sua deposizione, che in una società come TIS dal punto di vista organizzativo è prevista una netta separazione delle funzioni. Quando un contratto arriva sulla scrivania dell’Ad, in sintesi, è già stato monitorato dalle funzioni competenti. Il numero uno, dunque, si limita a certificare un lavoro svolto secondo procedure e regole definite dall’Azienda. Questo era vero, in particolare, nel caso di Mazzitelli che, nel periodo oggetto dell’inchiesta, aveva assunto anche l’incarico di Responsabile delle Operazioni broadband europee di Telecom Italia, incarico che lo portava spesso fuori sede. Proprio per garantire l’operatività di tutte le attività di TIS – e non solo quelle relative a questi contratti –, ha spiegato Armato su richiesta del PM, per i pagamenti aziendali si fa ricorso all’utilizzo di timbri da utilizzare anche in assenza del diretto interessato, naturalmente dietro la sua previa autorizzazione telefonica alle assistenti di direzione. Anche dal punto di vista commerciale l’attività delle aziende coinvolte nel caso dell’”Iva telefonica” non presentava anomalie che potessero destare sospetti. Nel mercato di riferimento, infatti, si è registrata e si continua a registrare un’estrema volatilità del traffico (aggregazioni di traffico all’ingrosso in uno scenario multi-hub/fornitore) anche da parte di società destinate ad una rapida crescita ma anche ad un altrettanto rapida scomparsa. Sotto questo profilo le operazioni a valle, con gli aggregatori di contenuti, e a monte, con i clienti inglesi, del caso in questione non sono assolutamente un’eccezione. I volumi delle operazioni, del resto, erano assolutamente coerenti con i mercati di riferimento e in particolare quello dei servizi Premium. Confermato anche dal Dr. Armato come per un’azienda come TIS, Operatore di Transito internazionale, le operazioni fuori applicazione IVA sono fatto intrinseco del settore e rappresentano circa l’85 % del fatturato.
Infine l’ing. Pirro (oggi Responsabile dell’Area Network di TIS), chiamato a suo tempo a risolvere alcuni problemi tecnici legati all’attività di interconnessione con i clienti e il fornitore e quindi conoscitore diretto della gestione tecnica del contratto. Tra questi spicca la temporanea incapacità di gestione, da parte delle società inglesi coinvolte, del doppio zero (in luogo del +), circostanza non infrequente in questo tipo di business. Appunto una difficoltà tecnica e non un’anomalia sospetta e che nell’industria viene usualmente risolta, da parte degli operatori di fascia alta come TIS (Tier-1, ndr) con i c.d. “Work around” o soluzioni temporanee di rete. Del resto, la presenza di una grande carrier in un’architettura tecnica tra il cliente Acumen ed il fornitore I-Globe ha una valenza più che essenziale: nel mondo delle operazioni Premium ove un piccolo operatore può ritrovarsi ad essere un grande aggregatore di traffico per le relazioni commerciali che riesce ad intessere, la funzione di una “carrier” stabile e strutturata è strategica. Solo un grande operatore, infatti, può svolgere la funzione di facilitatore tecnologico, di controllo della rete, di monitoraggio del traffico e della qualità del segnale nell’arco di tutte le 24 ore. L’ing. Pirro ha anche spiegato il significato della mail del suo collaboratore ing. Perfetti, scambiata fra soli tecnici di TIS all’inizio dell’interconnessione, dicendo espressamente che l’ing. Perfetti in quel momento ignorava che si trattasse di un’interconnessione che doveva gestire traffico Premium in cui l’istradamento rigido o statico è una necessità.
La sfilata dei testi chiamati a deporre dalla difesa di Stefano Mazzitelli e Massimo Comito continuerà nell’udienza di giovedì 10. Davanti alla giuria presieduta da Giuseppe Mezzofiore sfileranno la Dr.ssa Federica Martini Di Nenna, Program Manager con competenza specifica di amministrazione e controllo, il Dr. Vittorio Zinzi, incaricato della regolarità fiscale delle operazioni. Per la difesa di Antonio Catanzariti, saranno sentiti i due funzionari commerciali, la Dr.ssa Simona Maga e la Dr.ssa Elisabetta Secchi.