Fattore Umano | In scena “Destini Incrociati”
Tra Firenze, Prato e Lastra a Signa, prosegue fino al 23 giugno la prima rassegna nazionale italiana di teatro in carcere in Italia
Il film dei fratelli Taviani Cesare deve morire piuttosto che la partecipazione di un attore della Compagnia del carcere di Volterra a Reality, la pellicola di Matteo Garrone presentata all’ultimo Festival di Cannes, hanno portato alla ribalta l’importanza degli spazi teatrali nei penitenziari italiani. Anche a partire da un dato che spicca su tutti: chi partecipa ad attività teatrali, o culturali in senso lato, durante la pena ha un tasso di recidiva, una volta uscito dal carcere, di gran lunga inferiore a chi non partecipa. E basterebbe già questo a motivare una maggiore sensibilità dell’Amministrazione penitenziaria.
Purtroppo, però, la regione Toscana è l’unica in Italia a sostenere un progetto di rete sulle attività di spettacolo all’interno delle carceri istituti con circa 300 mila euro annui per le 15 strutture detentive e i 14 soggetti qualificati al recupero e reinserimento sociale dei detenuti.
Intanto, in questi giorni, e fino al 23 giugno, si tiene tra Firenze, Prato e Lastra a Signa la prima rassegna nazionale di Teatro in carcere dal titolo Destini Incrociati una iniziativa realizzata dal Coordinamento Nazionale teatro in carcere e dal Teatro Popolare d’Arte col sostegno della stessa regione Toscana.
Gli spettacoli, frutto dei laboratori realizzati con i detenuti, andranno in scena negli istituti di Sollicciano e La Dogaia di Prato, mentre la sezione esterna, composta oltre che da rappresentazioni anche da conferenze, mostre e convegni, sarà ospitata al Teatro delle Arti di Lastra a Signa e Montelupo.
Dunque, agli spettatori verranno proposti da Shakespeare a Becket, dalla commedia alla tragedia, dal cabaret al teatro dell’assurdo, con registi come Gianfranco Pedullà, mentre la realtà del carcere vista attraverso la lente del teatro sarà il tema affrontato da Elisa Taddei, Massimo Altomare, Olga Melnik e Alessio Traversi. Maniphesta Teatro di Napoli, invece, porterà in scena Becket e Godot, mentre il Teatro popolare d’arte di Prato propone Santa Giovanna dei Macelli di Bertold Brecht e il Teatro Metropopolare di Prato si esibisce con Hamlet’s Dream.
Destini Incrociati è la prima iniziativa pubblica del Coordinamento Nazionale teatro in carcere, nato a Urbania nel gennaio del 2011, allo scopo di creare occasioni di confronto e di qualificazione del movimento teatrale sorto appunto all’interno delle carceri.