“Iva Telefonica”, sfilano i testi di Giorgia Ricci

«Regolari» controlli e fatture della Builders Immobiliare, che ha curato i lavori del cantiere di Sacrofano. E il vice brigadiere Iannarone racconta il sequestro dei quadri in via Cortina d’Ampezzo


Oggi, al processo per l’“Iva Telefonica” è stata la giornata dei testi presentati dalla difesa di Giorgia Ricci. Davanti al Collegio della Prima Sezione penale del Tribunale di Roma, presieduta da Giuseppe Mezzofiore, sono comparsi il geometra Renato Degenio e l’architetto Giuseppe Romeo, già dipendenti nel 2006 della Builders Immobiliare.


In questa veste Degenio e Romeo hanno seguito i lavori dei cantieri di Sacrofano, per la realizzazione di un complesso immobiliare per conto della Ricci. I due hanno dichiarato che tutto è avvenuto nel rispetto della legalità, vuoi sul piano delle verifiche e dei controlli che delle fatture fiscali.


È poi stata la volta del vice brigadiere dei carabinieri Giulio Iannarone del Nucleo Operativo per la Tutela del patrimonio artistico, citato sia dai legali di Giorgia Ricci, sia di Gennaro Mokbel. Iannarone è il sottufficiale che ha redatto i verbali di sequestro dei quadri rinvenuti nell’appartamento dei due imputati in via Cortina d’Ampezzo. Lo stesso Iannarone ha precisato che, una volta verbalizzato il sequestro, tocca ad altri servizi del reparto verificare sia la legittima provenienza dei quadri (in questo caso tele di non particolare valore), sia, in seguito, accertarne l’autenticità.


Si è così conclusa l’audizione dei testi della signora Ricci. Il processo proseguirà giovedì 18. Sarà ascoltato prima un teste di Antonio Ricci, poi comincerà l’audizione del consulente tecnico chiamato a testimoniare dalla difesa di Carlo Focarelli. L’esame del perito proseguirà nell’udienza fissata per venerdì 19.

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