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Presentazione del blog – Cosa e’ successo a Silvio Scaglia?

Il 23 Febbraio 2010 Silvio Scaglia, all’estero, apprende con stupore la notizia dell’ordine di custodia cautelare emesso nei suoi confronti.

Lo stupore di Silvio Scaglia si spiega con il fatto che per la stessa vicenda Scaglia era stato oggetto di un’indagine già archiviata nel 2007. Ciononostante si è messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, rientrando nel più breve tempo possibile; confermando così nei fatti la piena disponibilità a collaborare per l’accertamento della giustizia. Tale volontà, però, non è stata ritenuta un elemento sufficiente dagli inquirenti: sia il giudice delle indagini preliminari che il Tribunale del riesame, infatti, hanno respinto la richiesta di Scaglia di essere riammesso in libertà provvisoria. Questo nonostante il fatto che l’indagato non fosse presente in azienda e non avesse incarichi operativi o gestionali da circa 3 anni.


In conseguenza di ciò, Silvio Scaglia è detenuto dal 25 febbraio scorso presso il carcere di Rebibbia di Roma soltanto sulla base di una generica presunzione, e cioè che, data la sua posizione di presidente di Fastweb, “non potesse non sapere” dell’esistenza di una frode fiscale realizzata attraverso le reti di Fastweb (un’analoga  e più imponente frode è stata realizzata attraverso le reti di Telecom Italia Sparkle).


Secondo la legge italiana, la carcerazione preventiva è giustificata dal pericolo di fuga, dal pericolo di inquinamento delle prove, dal pericolo di reiterazione del reato. Nel caso di Silvio Scaglia:

a) il pericolo di fuga è  inesistente: Scaglia si è presentato spontaneamente e con la massima celerità possibile;

b) il pericolo di inquinamento delle prove è inesistente: Scaglia è ormai estraneo all’attività e agli uffici di Fastweb;

c) il pericolo di reiterazione del reato che, secondo il Tribunale del riesame, sussisterebbe perché “è ancora circolante il fiume di denaro guadagnato ed investito in varie forme” è inesistente:  Scaglia, che non è accusato di riciclaggio, non ha nulla a che spartire con questo denaro. Egli inoltre ha illustrato con elementi concreti e decisivi l’origine pienamente legittima del suo patrimonio.


Certamente la carcerazione preventiva non può essere impropriamente utilizzata come strumento per ottenere la confessione di “presunti reati”: lo vieta espressamente la legge italiana. In ogni caso Silvio Scaglia non ha nulla da confessare perché è totalmente estraneo alle presunte operazioni illecite: non vi ha partecipato in alcun modo e non era affatto a conoscenza di frodi fiscali.


“Questo blog, dedicato innanzitutto a Silvio Scaglia e agli stakeholders di Babelgum e delle altre società che fanno capo all’ing. Scaglia (dipendenti, collaboratori, utenti della tv interattiva) in tutto il mondo, vuol essere un luogo di informazione e una tribuna di dibattito: per informare sul procedimento che coinvolge Silvio Scaglia e far conoscere la  reale sostanza dei fatti in discussione, nella convinzione che la estraneità di Silvio Scaglia verrà finalmente accertata e riconosciuta dalla magistratura italiana”.


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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World