Archivi per la categoria ‘L’angolo di vincino’

L’Epifania di Vincino



 

Auguri di buon anno da silvioscaglia.it

 

Con la vignetta di Vincino facciamo i nostri migliori auguri di buon anno a Silvio Scaglia e a tutti i lettori del blog.

 


 

 

I nostri auguri

 

Con una card animata di Vincino facciamo i nostri migliori auguri a Silvio Scaglia e a tutti i lettori del blog.
Lascia anche tu un commento di auguri!


 

 

 

“Processo Carosello”: il commento di Vincino alle prime udienze





Il Sole 24 Ore: “Solo lo Stato parte civile al processo tlc”


Oggi sul quotidiano, la decisione presa ieri dai giudici di “rigettare le richieste di Fastweb, Tis e Swisscom Italia di essere ammesse come parti civili”. Sì, invece, all’Avvocatura di Stato


Non vi può essere “pretesa risarcitoria” da parte di Fastweb e Telecom Italia Sparkle per il motivo che tali società “in ultima analisi hanno posto la loro condotta non solo nell’interesse o a vantaggio degli enti medesimi, bensì nello specifico addirittura in concorso”. Così, in un articolo pubblicato quest’oggi sulla terza udienza del “Processo Carosello” tenuta ieri nel Tribunale di Roma, Monica D’Ascenzo sul Il Sole 24 Ore sintetizza la decisione dei giudici di rigettare l’istanza delle due società di tlc di essere ammesse come parti civili. Rigetto che ha riguardato anche Swisscom Italia, pur con motivazione diversa (la mancanza di “danno diretto”), mentre è stata accolta l’Avvocatura dello Stato.


Sulla decisione del collegio dei giudici – si legge ancora “Ha espresso soddisfazione la difesa di Silvio Scaglia, rappresentata da Antonio Fiorella e Pier Maria Corso, “perché il tribunale di Roma ha condiviso le richieste avanzate”.


Nell’udienza di ieri – continua l’articolo – altri legali degli imputati hanno presentato eccezioni per la violazione del diritto di difesa dal momento che una parte consistente della documentazione oltre a supporti, anche elettronici, non sono stati messi a disposizione o non erano concretamente utilizzabili, non consentendo quindi un’organizzazione completa della difesa”. Inoltre, altri legali difensori hanno “sollevato l’eccezione di nullità del decreto di rinvio a giudizio immediato”.


 

 

Anche il quotidiano Il Messaggero riporta la cronaca dell’udienza sottolineando come l’istanza delle società tlc sia stata “rigettata dai giudici della Prima sezione del Tribunale di Roma, nonostante il parere favorevole della Procura”.


Prossima udienza il 21 dicembre, quando dovrebbero concludersi le presentazioni delle eccezioni preliminari dei collegi di difesa. Eccezioni sulle quali i giudici si esprimeranno, probabilmente alla ripresa del processo l’11 gennaio.


Giustizia schizofrenica? Ci sono “gravi indizi”


Il caso Scaglia e la scarcerazione degli arrestati per gli scontri di Roma


Giustizia schizofrenica? Per Il Riformista (e non solo) ci sono “gravi indizi” in questa direzione, a giudicare dal comportamento dei giudici del tribunale di Roma, cioè gli stessi che lo scorso febbraio convalidarono l’arresto dell’imprenditore, da dieci mesi privato della libertà personale, per “la sussistenza di gravi indizi” ma ha scelto ben altro criterio di giudizio nel caso degli incidenti di Roma con un bilancio di un centinaio di feriti, tra cui più di quaranta poliziotti. In quest’ultimo caso, si legge nelle motivazioni, “sotto il profilo della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, appare necessario approfondire le posizioni individuali”. Perciò, secondo i giudici del Tribunale di Roma, per i manifestanti fermati durante gli scontri di martedì a Roma, “non si ravvisano esigenze cautelari, attesa l’eccezionalità dell’evento nel quale le condotte incriminate hanno trovato occasione di manifestarsi, la giovane età e lo stato di incensuratezza degli arrestati”.


Non sussiste nemmeno il rischio che “si possano ripetere simili atti di violenza”, come aveva ipotizzato il PM; solo in un caso su 23 sono stati concessi gli arresti domiciliari nonostante che la prossima manifestazione del 22 dicembre contro la riforma Gelmini (quel giorno in discussione in Parlamento) sia una ghiotta occasione per un’eventuale “reiterazione del reato”.


Insomma, ci sarebbe quasi da congratularsi, ironizza Il Giornale , per “questo sussulto garantista” di quegli stessi magistrati già criticati per opposte ragioni. “Il Tribunale di piazzale Clodio – continua l’articolo di Massimo de’ Manzoni – è lo stesso che ha lasciato per tre mesi in cella il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia malgrado non sussistesse alcuna delle tre condizioni (pericolo di fuga, rischio di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato) previste dalla legge per la carcerazione preventiva. E quando poi l’ha tirato fuori dalla galera l’ha spedito agli arresti domiciliari, dove tuttora si trova da sette mesi. Ed è sempre quel tribunale che nel maggio scorso aveva tenuto in guardina per otto giorni un giovane accusato di violenza nei confronti di alcuni poliziotti nonostante un video dimostrasse al di là di ogni ragionevole dubbio che le violenze era stato lui a subirle”.





Certo, spiega Il Riformista, in materia di giustizia occorre valutare ogni singola situazione. Ma quando i criteri di valutazione, per giunta da parte degli stessi giudici, divergono in maniera clamorosa è proposito della libertà individuale, emerge il sospetto di trovarsi di fronte ad un’amministrazione della giustizia schizofrenica o parziale. “Sappiamo – commenta ancora Il Riformistache spesso la giustizia italiana ha disatteso in modo clamoroso i principi per cui nessun presunto innocente deve restare in galera tranne che ricorrano timori di fuga, possibilità di inquinare le prove o la reiterazione del reato”. In particolare, nel caso di Silvio Scaglia, “ci si chiede perché una persona che rientra dall’estero si consegna spontaneamente ai magistrati, dimostra la sua estraneità al management delle aziende che guidava ai tempi in cui si sarebbe consumato il reato deve scontare dieci mesi di arresti cautelari, per giunta non ancora finiti”.


Al contrario, si chiede Il Giornale, “era proprio scandaloso trattenere i fermati in custodia cautelare fino a mercoledì prossimo quando i guerriglieri annunciano che porteranno di nuovo in piazza la loro rabbia diffusa. In questo caso il rischio di reiterazione del reato è concreto, concretissimo”.  “Chi si è dimenticato in cella Scaglia e tanti altri come lui avrebbe in questo caso perso il sonno a causa dei rimorsi di coscienza?”.


No comment. Salvo ricordare, con amarezza, i “gravi indizi” a carico di Scaglia indicati nella convalida dell’arresto: l’aver acquistato (anni dopo i fatti contestati) una società in Cina: l’aver scelto (anche in questo caso ben dopo i fatti) Londra come residenza.



Da Il Foglio: la “Favola di Natale” di Vincino


C’è anche il libro bianco dedicato al “Caso Scaglia” nell’intervista a tutto campo che Vittorio Zincone dedica quest’oggi a Vincenzo Gallo, in arte Vincino, su Sette, il supplemento del Corriere della Sera. “La quarta di copertina – osserva in proposito Zincone – è un autoritratto, con didascalia: Disegnatore a difesa. Finalmente un futuro per la satira”.


Ed ecco come il “disegnatore a difesa” racconta su Il Foglio di oggi la sua favola di Natale.



Da Il Foglio il commento di Vincino alla seconda udienza



Grande successo per la “difesa a fumetti”


La richiesta di scaricare l’ebook sul caso Scaglia ha generato un traffico del +186% rispetto alla media giornaliera precedente. Apprezzamenti per il linguaggio “chiaro e poco legalese








È ciò che ogni imputato vorrebbe sventolare sul web”, come ha scritto il quotidiano online Lettera 43. Fatto sta che il “libro bianco” dedicato al caso Scaglia è “decollato” oltre ogni previsione fra i nostri lettori online e non solo. I numeri parlano chiaro: dal lancio, avvenuto in vista della prima udienza del processo Carosello, sono arrivati sul blog migliaia di visitatori (+186 per cento rispetto alla media precedente), e quasi tutti hanno poi deciso di scaricare l’ebook. A colpire è anche il fatto che parecchi “navigatori” hanno chiesto di poter ricevere una copia autografata dallo stesso ingegner Scaglia: una richiesta che purtroppo, per il ben noto divieto di comunicazione con l’esterno, non siamo stati in grado di soddisfare.



Ma come mai tanto interesse? Semplice curiosità? Non pare, visto che il numero di visite non si è ridotto nemmeno nel corso del week end e che la domanda di aderire al servizio di Newsletter del blog si è “gonfiato” a vista d’occhio. Semmai, ha contato la voglia di informarsi su un caso paradigmatico di “malagiustizia”, testimoniato anche dalla richiesta (inviata tramite mail) di poter ricevere copia cartacea del “libro bianco”.



Dai molti commenti ricevuti è stato apprezzato principalmente il modo chiaro con cui si è riusciti a spiegare la pur complessa vicenda giudiziaria relativa al fondatore di Fastweb, senza l’utilizzo se non in minima parte del “legalese”, al contrario entrando in modo diretto nel merito dei fatti.



Certamente, a contribuire al successo, oltre alle Visite Dirette e tramite Newsletter e Facebook, sono anche stati  i “link” (vedi elenco sotto) che i media e la comunità dei blogger hanno messo a disposizione dei lettori.


In ogni caso, un grazie a tutti.



L’elenco dei siti che hanno pubblicato il link per il download del libro bianco:


I perché di Vincino



 

 

Newsletter
Iscriviti alla newsletter di silvioscaglia.it




ebook il caso scaglia

Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World