Il Quirinale su Scaglia: la magistratura provvederà con equilibrio e tempestività

Signor Presidente,
sono Monica Aschei la moglie di Silvio Scaglia, il fondatore di Fastweb, trattenuto in carcere a Rebibbia, a titolo preventivo, da ormai 67 giorni, per un’indagine in corso da parte della Procura di Roma, su presunte frodi fiscali e false comunicazioni relative alla società stessa, per il ruolo che ha ricoperto negli anni 2003-2007.

Mio marito si è sempre dichiarato innocente, estraneo ai fatti che gli vengono contestati, peraltro già oggetto di un precedente chiarimento con la magistratura inquirente.

Gli avvocati difensori mi confermano che non sussiste nulla a suo carico: nessuna prova, nessuna testimonianza su una sua complicità con le operazioni illecite che gli vengono contestate.

Si tratta di una carcerazione preventiva che non ha motivo di sussistere: mio marito è già stato sentito, non può inquinare prove vecchie di 3 anni, di sicuro non ha intenzione di fuggire all’estero visto che si è costituito spontaneamente e, tanto meno, può reiterare il reato (non ha più cariche in Fastweb dal 2007).

Ben comprendo che i magistrati debbano svolgere compiutamente la loro attività investigativa ma questo può giustificare il protrarsi di una pena già inflitta senza processo?

Credo possa comprendere il dolore che ha afflitto tutta la mia famiglia e il mio personale senso di impotenza di fronte a quella che io considero essere una grande ingiustizia.

Mio marito non è un criminale, un assassino, un mafioso.

E’ un onesto cittadino, che si è sempre comportato in modo corretto, che ha dedicato la sua vita ad attività innovative dando, nel tempo, lavoro ad oltre 30.000 persone e, così tanto lustro all’Italia nel settore delle tlc a livello internazionale.

Ho sentito troppe versioni dei fatti in questi due mesi d’ inferno; complotti consumati ai massimi sistemi, veleni e rancori del passato, anomalie del sistema giudiziario italiano, ma non trovo nessuna vera risposta, nessuna ragione rispetto all’irrazionalità della procedura che si persegue.

Ogni giorno mi si dà una speranza che, il giorno dopo, viene sistematicamente smentita; mi si dice che il nostro sistema è così e che mi devo rassegnare, ma io non voglio e non posso accettare quanto sta succedendo, nessuno dovrebbe farlo.

Mi rivolgo a Lei perché, dall’alto della Sua esperienza, con accorta saggezza ed equilibro, ha saputo trasmettere un messaggio importantissimo alla magistratura italiana: il rispetto per i diritti di ogni cittadino; il rispetto per la giustizia vera, quella che giudica senza prevaricare, quella che ama la profondità e non la superficie, che è al di sopra del pregiudizio perché sa ascoltare.

Vorrei che mio marito fosse ascoltato da una giustizia come quella che Lei evoca e sostiene, quella che persegue la verità senza ricorrere alla forzatura della carcerazione preventiva protratta oltre un ragionevole tempo.

Molte persone ci sono vicine, anche gente che non abbiamo mai incontrato, molte sono le espressioni spontanee di sincero sostegno a mio marito.

Spinta dalla delusione e dalla forte amarezza, con la responsabilità di dare certezza anche ai tanti lavoratori delle nuove iniziative imprenditoriali intraprese da mio marito, Le chiedo di poter far luce sul suo caso e su quelli delle tante persone che, come lui, si trovano ingiustamente in carcere.

Spero che Lei possa prendere in considerazione, anche come Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, il delicato tema delle carcerazioni preventive attuate con schemi spesso arbitrari, al limite del rispetto dei diritti umani e costituzionali. Mio marito ne è un caso, ma temo, purtroppo, che non sia l’unico.

La ringrazio per le valutazioni che vorrà assumere che saranno sicuramente di grande conforto e sostegno a tutti noi, che ci sentiamo colpiti da un dolore tanto ingiustificato quanto immeritato.

Con ossequio,

Monica Aschei Scaglia



La risposta del Quirinale:

“Il Capo dello Stato ha più volte messo in evidenza – anche di recente – la complessità delle funzioni di magistrato e la necessità che esse siano sempre svolte tenendo conto della loro incidenza su situazioni difficili e spesso dolorose che hanno per protagonista l’uomo, la sua dignità e la sua libertà”.


Questo scrive Loris D’Ambrosio, consigliere del presidente della Repubblica per l’amministrazione della Giustizia in risposta ad una lettera della signora Monica Scaglia, moglie dell’ingegner Scaglia sottoposto a custodia cautelare da 77 giorni a Rebibbia.


Dopo aver ribadito che “il Capo dello Stato non interviene sulle vicende giudiziarie specifiche perché il loro esame è rimesso in via esclusiva alla magistratura” il consigliere D’Ambrosio aggiunge che “sono persuaso che la magistratura non mancherà di provvedere con equilibrio e tempestività sulla posizione di Suo marito, tenendo in ogni conto esigenze di indagine e prospettazioni difensive”.


D’Ambrosio fa riferimento esplicito ai numerosi rimedi endoprocessuali stabiliti dall’ordinamento: rimedi che, se ve ne è richiesta, coinvolgono, nel caso delle persone sottoposte  a a misure coercitive, le approfondite valutazioni – sia in tema di indizi di colpevolezza che di esigenze cautelari – di più giudici di merito e della Suprema Corte di Cassazione.


“Posso comunque assicurarLe – conclude la lettera – di avere richiesto alla Procura della Repubblica di Roma di fornire sulla vicenda ogni notizia consentita dalla normativa vigente”.

24 Commenti a “Il Quirinale su Scaglia: la magistratura provvederà con equilibrio e tempestività”

  • [...] dell’inchiesta sulla “frode carosello” hanno deciso di appellarsi al Capo dello Stato, imitando l’esempio della signora Monica Aschei, moglie dell’ingegner Silvio Scaglia, attualmente agli arresti [...]

  • paolo manuela cesti:

    Ciao Monica,
    hai fatto bene a scrivere al Presidente, tutto va bene purchè serva a smuovere le acque e a far si che nessuno “dimentichi” dove si trova Silvio e continui a chiedersi “perchè”. A presto, un abbracccio a tutti e sappi che non passa momento senza che noi vi pensiamo
    Manuela

  • Antonella Zuin:

    Non ci sono più parole per la ripugnanza che provo per il protrarsi di questa inconcepibile situazione in cui si è venuto a trovare Silvio grazie alla magistratura italiana.
    Forza Monica non mollare!
    Vi sono vicina. Un forte abbraccio.
    Anto

  • Quanto costa mantenere il carrozzone del Quirinale? E se nulla può fare che presidente è ?
    In Italia sono tutti presidenti, ma nessuno comanda e i ” bravi ragazzi ” vanno in galera se danno fastidio con la loro innovazione a coloro che succhiano dal sistema !
    Gli Stati Uniti avranno tanti difetti, ma in galera ci vai ( e ci stai senza condizionale ) quando sei stato condannato da una giuria popolare.
    Vorrei proprio giudicare questi magistrati che hanno fatto sparire Silvio di fronte a una giuria popolare !

  • ignazio e gaia boncompagni:

    Brava Monica!
    Tuttavia è avvilente per un paese civile sentir parlare di TEMPESTIVITA’ dopo 77 giorni…
    un forte abbraccio a Voi tutti!

  • georges marianelli:

    mi associo alle persone che conoscono e apprezzano silvio scaglia sia come imprenditore che come uomo onesto ed integro, ho avuto la fortuna di conoscerlo nei suoi anni passati in piaggio e sono più che convinto che egli ha sembra agito con la massima correttezza e onesta,

    forza Silvio, siamo con te!

    georges marianelli

  • Luciana:

    La verità è che in questo Paese comanda/governa la magistratura.
    Ogni volta che si parla di riforma della giustizia scoppia qualche scandalo…l’opposizione ha imparato e il governo non vuole commettere gli stessi errori, solo a parlarne si rischia la caduta.
    L’incapacità dei nostri politici e la bramosia di notorietà di taluni magistrati diventano miscela disgustosa.

    Solidarietà alla famiglia.
    Sia forte, con stima.
    Luciana

  • UGO LANFRANCHI:

    Desidero esprimere tutta la mia solidarietà a Silvio, con cui ho proficuamente collaborato alla Piaggio negli anni 1993-94. Lo rammento come un uomo integerrimo, di specchiata onestà, dotato di capacità organizzative manageriali ammirevoli e spirito di intraprendenza non comune. È vergognoso che un uomo della sua dirittura morale venga tenuto rinchiuso in carcere in attesa di processo per un periodo così intollerabilmente lungo. I miei familiari e io lo ricordiamo, insieme alla sua famiglia, con vivissima simpatia e stima, e gli siamo vicini con profondo affetto e amicizia in questo momento così difficile.

    Ugo Lanfranchi – AD di un’azienda italiana a Monterrey, Nuevo Léon, Messico.

  • Monica Scaglia:

    Grazie Talita, grazie di cuore.
    Monica

  • Talita:

    Cara Monica, mi creda: sarei disposta a inviarle un’intera piantagione di tulipani, se solo potessimo festeggiare – seppure a distanza – la resurrezione di un minimo di giustizia in Italia.
    E non solo a favore di suo marito, ma di tutti noi.

    Sarò davvero felice di conoscerla, ove se ne presentasse l’opportunità.

  • Monica Scaglia:

    Posso complimentarmi con la signora Talita? Apprezzo moltissimo i suoi interventi, molto attenti e puntuali, farciti di grande ironia ma sempre nel dovuto rispetto dei toni. Lei mi sta proprio simpatica e la ringrazio molto. Se venisse a Londra non manchi di chiamarmi.
    Dimenticavo: i miei fiori preferiti sono i tulipani

    Con molta simpatia

    Monica Scaglia

  • Talita:

    Per quanto mi riguarda, il signor Loris D’Ambrosio, consigliere del Presidente della Repubblica per l’amministrazione della Giustizia, avrebbe fatto meglio a inviare un mazzo di fiori alla signora Scaglia, esprimendo solo auguri ed evitando parole di circostanza: che generalmente sono fastidiose, ma nel caso specifico sono INSOPPORTABILI.

    Con quale stomaco il signor D’Ambrosio scrive “sono persuaso che la magistratura non mancherà di provvedere con equilibrio e tempestività sulla posizione di Suo marito, tenendo in ogni conto esigenze di indagine e prospettazioni difensive”.

    Di quale equilibrio sta parlando?
    A quale tempestività si riferisce?
    Che cosa crede di risolvere infarcendo il vuoto con “esigenze di indagine”, che non sussistono a parere di moltissimi esperti, a eccezione di questi magistrati affetti da otite giustizialista?

    Posso accettare che il Quirinale debba mantenere una giusta equidistanza, ma ciò non vuol dire che debba trasformarsi in una turris eburnea.
    E soprattutto dovrebbe evitare di ricorrere a “contentini”, che sono OFFENSIVI: prima ancora di essere inutili.

  • Olimpio Pasi:

    Egregio signor Scaglia, penso che lei sia vittima di una intollerabile prepotenza, e, per quel che può valere, le esprimo la mia solidarietà.

  • Valerio Costenaro:

    Buon Giorno.

    E se si trattasse semplicemente di un’ “azione mirata” contro la persona ma soprattutto contro le attività e le iniziative economiche e tecnologiche di Silvio Scaglia, azione orchestrata da registi raffinati
    in Italia o dall’ Estero, finalizzata a danneggiare tali attività ed iniziative oppure addirittura alfine di appropriarsene….??

    Non sarebbe il primo caso in Italia, dove magistrati sprovveduti o in cerca di “protagonismo” o peggio intimiditi o comprati , sono stati strumenti di azioni distruttive dell’ economia e degli interessi d’ Italia.

    In Italia dobbiamo “svegliarci” e capire come va il mondo, soprattutto quello dominante sullo scenario mondiale, altrimenti ci spoglieranno di tutto.

  • Simone Feyles:

    Caro Silvio,

    seduto davanti al pc, provo a immaginare il tuo stato d’animo per capire come comunicarti il mio affetto e la mia stima.
    Credo che tu sia una delle persone che meglio rappresenti la fiducia nella possibilità di migliorare le cose e la determinazione nel farlo.
    La tua disciplina ti ha aiutato a costruire molto e tutte queste qualità preziose ti aiuteranno ad affrontare anche questa circostanza spiacevole.
    Un forte abbraccio a te e a tutta la famiglia,

    Simone Feyles

  • Claudio Raffi:

    Sono un cittadino, un cittadino qualsiasi. Come tale, voglio esprimere la mia solidarietà a Silvio Scaglia e alla sua famiglia.
    Quello che gli sta succedendo è la concretizzazione di un timore recondito, ripiegato nella mente di molti. Anche nella mia. E’ il timore che la forza dello Stato possa in qualsiasi momento travolgere le nostre fragili esistenze. Talvolta è sufficiente un errore banale per devastare una vita, anche in modo irreversibile.
    La risposta del Quirinale è nello stile del Presidente: autorevole, saggia, persino compassionevole. Ma non affronta minimamente quella che in troppe situazioni si sta dimostrando come un’emergenza: istituzioni poco equilibrate che sempre più spesso prevaricano i diritti fondamentali del cittadino.
    Non conosco personalmente Silvio Scaglia e credo ben difficilmente un consulente di provincia come me incrocerà la propria strada con la sua. Per questo mi permetto di chiedergli qui di resistere. Di non piegarsi. Di lottare. Non solo per la sua famiglia e per se stesso, ma anche in percentuale infinitesimale, per tutti noi. Questo Paese ha un disperato bisogno di menti aperte, creative e brillanti come la sua.

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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World