Stracquadanio (PDL): “Scaglia libero o mozione bipartisan in Parlamento”


 

Leggo sui giornali che Silvio Scaglia, ingiustamente detenuto da 80 giorni a Rebibbia senza che ne esistano le motivazioni, potrebbe essere rilasciato in giornata. Se questo non avverrà, anticipo che mi farò promotore da domani di un’iniziativa politica-parlamentare per far cessare al più presto questa carcerazione scandalosa”.

 

Così ha parlato il deputato del PDL  Giorgio Stracquadanio ai microfoni di Gr Parlamento.

 

 

Le garanzie devono valere per tutti  i cittadini – ha proseguito – compresi l’ingegner Scaglia ed il dottor Rossetti,  anche lui inquisito per la presunta complicità nelle fatture carosello, da me visitati in carcere durante questo periodo di custodia cautelare, convalidata dall’interrogatorio del gip, dottor Morgigni, solo dopo cinque giorni dall’arresto, del tutto ingiustificata alla luce di quanto prevede il codice:  non esiste pericolo di fuga o di inquinamento delle prove, né tantomeno di reiterazione del reato. Mi sorge il sospetto che l’ingegner Scaglia resti in carcere per un quarto, inconfessabile, motivo: fargli ammettere responsabilità che non ha per fatti non commessi”.

 

Di qui, nel caso che che non venga rimosso questo “scandalo contro la libertà”  l’avvio di una iniziativa parlamentare bipartisan.

 

6 Commenti a “Stracquadanio (PDL): “Scaglia libero o mozione bipartisan in Parlamento””

  • Bruno:

    Concordo sulla definizione “indagine farlocca”. Ci sarebbe un gruppo di indirizzo criminale e due aziende (con i relativi veritici). Le aziende sarebbero state il mezzo per portare avanti il piano truffaldino. Ma non è stato citato pubblicamente (sebbene non siano mancate le dichiarazioni ai media da parte degli inquirenti) nessun legame reale di complicità, associazione, interesse, azione comune e concordata, incassi o versamenti del “bottino”. Eppure c’è gente in galera perchè “non poteva non sapere”. Anche gli uffici finanziari che hanno “restituito” l’IVA, allora “non potevano non sapere”. Anche chi ha promulgato certe leggi che favorirebbero queste operazioni “non possono non sapere”. Anche i vertici delle industrie degli armamenti “non possono non sapere” che i loro prodotti verranno usati per crimini quando le loro armi finiscono in mano a gruppi eversivi, rendendosi complici quando le vendono a certi commercianti, “sapendo benissimo” cosa ne sarà, anzi, spesso facilitando le operazioni. A volte con il beneplacito dei governi che “non possono non sapere”.

  • Talita:

    Onore a Giorgio Stracquadanio!

    Con una postilla: mi accontenterei anche di un’iniziativa parlamentare non-bipartisan.
    E della promessa che – nella tristissima eventualità di altri casi simili – ci si muova prima: in nome del garantismo e del rispetto della Giustizia.
    Quella vera.

  • giovanni:

    Il problema è che, a guardarla bene, tutta l’indagine appare un po’… “farlocca”. certo, in essa compaiono faccendieri e personaggi inquietanti, ma la voglia di coinvolgere in un tutt’uno anche persone e società che sono evidentemetne rimaste vittime di raggiri operati da terzi mi sembra fin troppo evidente. Come mi sembra evidente che in questo Paese i P.M. non dovrebbero potersi scegliere i GIP, che le imputazioni più sono roboanti più dovrebbero essere soggette ad attento vaglio e che i Tribunali del riesame dovrebbero essere composti da elementi terzi alla magistratura, che le carte se le leggano veramente, invece di appiattirsi sul lavoro degli altri con la stesura di paginette che farebbero orrore non ad un filosofo ma al mio stersso salumiere.
    Ecco, l’unica cosa che trovo strana è che nessuno parli non solo della mancanza di esigenze cvautelari, ma della stessa illogicità, nonchè della sciatteria, che pervadono i provvedimenti giudiziari di questo procedimento penale.
    Ma in caso di errore (che a noi sembra emergere conclamatamente dalle motivazioni stesse del provvedimento), poi, nessuno di questi signori che, contro lauti stipendi, dicono di fare i P.M. ed i magistrati paga.
    bel Paese, il nostro….

  • gio:

    spero che una volta tanto, per un caso così vergognoso per la nostra nazione, siano davvero bipartisan e non pensino alle fazioni politiche!

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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World