Come sta Silvio Scaglia?



Come sta Silvio Scaglia “murato vivo” ad Antagnod? Vai a saperlo. Come trascorre le giornate? Vai a saperlo. Non può dirlo, non può comunicare, nessuno può incontrarlo o parlargli, viste le misure “fortemente restrittive”, ancorché in regime di arresti domiciliari, stabilite dal gip Aldo Morgigni. Nessuno può sentirlo, tranne la moglie Monica e gli avvocati. Ma tutti loro, però, a sua volta, non possono riferire nulla dei colloqui, non solo in merito alla vicenda giudiziaria che lo coinvolge (cosa che stricto sensu, si può pure comprendere), ma nemmeno rispetto a domande semplici e normali del tipo: come va? Cosa dice? Cosa fa? Come passa il tempo?


Per questo siamo dispiaciuti di non poter rispondere alle molte domande che ci arrivano da amici e conoscenti e da tutte le persone che hanno preso a cuore la sua vicenda.


Possiamo solo dire, avendolo ben conosciuto, che è un uomo che fa quello che dice: se ha detto che sta studiando il cinese, sicuramente lo sta facendo. Se ha detto che vuole mettere le idee a fuoco per preparare un memoriale certamente lo sta facendo. E, per finire, di sicuro si tiene in buona forma fisica con degli esercizi, fosse anche salire e scendere le scale, non potendo neppure usufruire dell’ora d’aria.


La redazione del blog ringrazia tutti coloro che non lo dimenticano, al pari di noi.


29 Commenti a “Come sta Silvio Scaglia?”

  • Cesare:

    ho letto ora il comunicato ANSA delle 16,18 “…il Tribunale del Riesame della Capitale ha respinto l’appello presentato dai difensori di Scaglia al rigetto della revoca dell’ordinanza di custodia cautelare da parte del gip”.

    La notizia è in perfetto tempismo con la Festa della Repubblica di domani (con cui gli Italiani hanno ritrovato una Patria per cittadini governati da leggi democratiche).

  • Carlo "grande":

    Ciao Silvio,
    continuo a non comprendere come mai molte persone disoneste riescono sempre a farla franca, ovviamente ometterò nomi e cognomi ma basta leggere i giornali tutti i giorni per capire a cosa posso riferirmi. Tutti riescono ad uscire dalle prigioni tornando completamente liberi e/o a non andarci nemmeno dietro le sbarre, questo mi fa comprendere quanto sei davvero onesto.
    Qualcuno diceva beati gli ultimi, porgi l’atra guancia, perdona……………però faccio fatica, molta fatica a comprendere.
    Ti stimo a prescindere da tutto e non potrò mai smettere di ringraziarti!
    Spero di poterti “rivedere” il prima possibile.

    Un saluto a Monica e ai ragazzi.

    • Bruno:

      Basti pensare che un “ora ex ministro” si è rifiutato di andare a deporre (e forse qui le prove ci sono, e tangibili) perchè ‘non si fida di quei magistrati’.
      Qualcuno può decidere cosa fare, evidentemente.
      Abbiamo invece Silvio Scaglia che ha preso la decisioni di tornare in Italia per consegnarsi di sua spontanea volontà, all’indomani della notizia, non dopo mesi di fuga, ai magistrati di cui evidentemente si fidava.
      Mal gliene incolse.
      Per ora non possiamo saperlo, ma mi chiedo se sia ancora dello stesso parere. E’ difficile esserlo, umanamente parlando. Una quercia, come lo definisce Monica, non fugge mai dalle intemperie, le affronta. Forse qui sta la risposta.

  • Cesare:

    preoccupa che c’è in giro “aria” di sciopero nella pubblica amministrazione.
    e poi tra un pò inizieranno le ferie – così ci sarà un’altra bella scusa x tenere ing. Scaglia murato in casa.
    Solo in particolari ambienti della pubblica amministrazione italiana ad alti livelli di responsabilità, viene praticato lo sciopero – oppure si va in ferie a prescindere dai problemi da risolvere.
    Nelle Aziende nomalmente i Manager non si permettono questa irresponsabilità (sennò li cacciano via!).

  • irma:

    Coraggio Ing.Scaglia, la fine di questo incubo deve pur arrivare!
    Nel momento in cui verrà accertata la sua estranietà ai fatti per cui è indagato, proporrei ai pm che la stanno torturando di subire le stesse pene che hanno inflitto a lei(tanto per quel che lavorano 2 o 3 mezze giornate a settimana!!!)

  • Massimo:

    Forza dott. Scaglia,
    che dire? la prenda come se fosse in ufficio per stilare il business plan di una nuova, importante, rivoluzionaria azienda che deve assorbire ogni minuto, ogni respiro della sua giornata per avere successo. L’azienda della sua vita. Arriverà presto il giorno che la potrà presentare al mercato e sarà ancor più bello. In bocca al lupo

  • Armando:

    I commenti al blog forse sono calati , ma non l’attenzione (almeno da parte mia) Lo leggo tutti i giorni e dico: “Forza non molli” .
    Sono pronto a partecipare a qualsiasi iniziativa di sensibilizzazione , foss’anche appendere dei fazzolletti biachi sui rami degli alberi di Antagnod, l’argomento “custodia cautelare” riguarda tutti!

  • Mauro:

    Forza Ing. Scaglia,
    questo mondo ha ancora Lei per essere cambiato!!!

    Sono sicuro che Lei capitalizzerà questi giorni di “riflessione” forzata, stupendoci con un’idea che ci regalerà un mondo migliore.

  • Gianni:

    una situazione assurda , incredibile , di cui non si sa più niente.
    A fine Febbraio scoppia il caso e pagine e pagine di giornali vengono dedicate a quest’”affaire” ; oggi , niente , neanche una parola
    Quale è la verità ? Quale è la vera verità ?
    Forza Silvio !!!!!!!!!!!

  • Massimo Aschei:

    Le querce resistono a tutto e a tutti, sono forti con radici ben piantate. Così è Silvio, provato di sicuro, ma lucido e già con tante idee in testa a far fruttare. Penso che la principale sarà fare qualcosa per queste situazioni e per chi ha vissuto questi momenti ( giorni, mesi, anni ..). Sono certo che in queste giornate di prigionia forzata, oltre a studiare il cinese non lascera cadere nel vuoto questa sua amara esperienza che lo ha reso sicuramente più forte.
    Comunque che Silvio studi cinese o pensi ad altro, la cosa desolante è che un uomo del suo calibro, brillante e onesto come lui sia blindato in attesa della decisione di qualcuno.. che qualche GIP si “ricordi” di lui e forse ammetta ( con coraggio ) che tutta questa storia è durata troppo e che è ora che finisca…

    Ciao Silvio, tieni duro come sempre. Ricorda sempre che il 31/07 hai un’impegno.

  • Giovanna:

    Leggo “murato vivo ad Antagnod” e mi viene la pelle d’oca.
    Voglio ricordare Silvio Scaglia orgoglioso di presentare con noi il wi fi in val d’Ayas.
    Forza Silvio!

    • daniela rosow:

      …giornata fantastica! In quei tempi si fregiavano tutti della conoscenza di Silvio e facevano a gara per mettersi “medagliette” con quanto stava realizzando…

  • marco p.:

    Occorre tenere alta l’attenzione su questo caso che è divenuto l’emblema di un’anomalia italiana che potrebbe incancrenirsi nel nostro sistema. Se non l’ha già fatto.

  • luisa:

    Non si stanno accanendo, questo l’hanno gia’ fatto. Ora non ci stanno pensando.
    E il tempo passa….in attesa del dimenticatoio.
    Ma che tristezza!!

  • Talita:

    Io credo fermamente che Silvio Scaglia abbia tutti i numeri per mettere a profitto perfino i suoi arresti domiciliari.
    Non lo conosco affatto, ma deduco.

    È una di quelle (rare) Persone – iniziale maiuscola – che non si è inventata storielle per accorciare la sua permanenza nelle patrie galere, titillando la brama di notorietà che consuma alcuni magistrati.

    Esattamente lo stesso vale per il desaparecido Mario Rossetti e per i desaparecidos di Telecom.

    Resta aperto il quesito sulle diverse caratteristiche antropologiche del signor Tronchetti Provera, il quale – buon per lui! – secondo i magistrati può non sapere e giorni fa ha potuto esultare en plein air per la vittoria europea dell’Inter.

    A tale proposito, a me – che vado sempre per associazione d’idee – viene in mente la ‘Fattoria’ di George Orwell:
    “… le creature di fuori guardavano dal maiale all’uomo, dall’uomo al maiale e ancora dal maiale all’uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due”.

    Eh sì, perché i sette comandamenti di giustizia e uguaglianza erano stati nottetempo sostituiti da uno solo:
    “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri“.

    Tornando a bomba, credo che i familiari e gli avvocati di Silvio Scaglia siano tenuti a non parlare del loro congiunto e patrocinato, ma spero che possano almeno parlare degli altri sequestrati.

    Sarebbe uno dei modi possibili per non far languire la discussione, come dice qui Marco Fav.
    Perché è ciò che vogliono i nostri esimi magistrati, i quali sanno per esperienza che l’attenzione della gente si consuma come una candela.
    A tutto vantaggio della conservazione dei privilegi della loro e di qualsiasi altra casta.

    Un’ultima riflessione.
    Spero che Silvio Scaglia voglia anche tenere un diario della sua vicenda personale: considerando i danni che gli Austriaci subirono dalla diffusione de “Le mie prigioni” di Silvio Pellico.

    Il libro, infatti, fu più deleterio di una sconfitta militare e diede l’avvio ai moti risorgimentali.

  • Marco Fav:

    L’ennesima conferma del fatto che comunque vada i magistrati cerchino di insabbiare la vicenda per far ”dimenticare” all’opinione pubblica ( che poi siamo noi ) la situazione da terzo mondo con cui e’ trattato L’Ing.
    Vedo che i commenti nel blog sono molto calati … Non e’ che la vicenda sia conclusa … questo e’ il momento di protestare con rinnovata energia fino alla conclusione di questa ”barbarie” di abusi e prepotenza …

  • sonia:

    VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA. magistrati.

  • Agnese Spataro:

    ……manco fosse il peggior terrorista sulla faccia della terra!!…. Ma smettetela di accanirvi contro quest’uomo!

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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World