Scendono in campo le Camere Penali
Il 18 giugno un esposto-denuncia alle Procure contro il sovraffollamento carcerario
Meno reati, ma sempre più detenuti. E’ una delle tante contraddizioni del “sistema giustizia” nel nostro paese. “Da almeno due anni – dice infatti l’avvocato Roberto d’Errico, responsabile dell’Osservatorio Carceri dell’Unione delle Camere Penali – a fronte di un calo dei reati del 6 per cento, la popolazione carceraria cresce in media di 800 unità al mese”.
Anche per questo, il prossimo 18 giugno, proprio l’Unione Camere Penali scenderà in campo con una iniziativa destinata a fare rumore: verrà presentato un “esposto-denuncia” alle maggiori Procure d’Italia e ai relativi magistrati di sorveglianza al fine di controllare le condizioni di vita dei detenuti dal punto di vista igienico-sanitario, sugli spazi a disposizione e sulla vivibilità delle celle. “Stante il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale – spiega ancora D’Errico – le Asl saranno costrette a fare delle ulteriori verifiche su quanto chiediamo”.
Avv. D’Errico, ma le Asl non hanno già l’obbligo di controllare?
Certo, ma stranamente non si accorgono quasi mai quello che vediamo noi avvocati…
E cosa vedete?
Una situazione drammatica di sovraffollamento e di tutto ciò che comporta. Una situazione che senza alcun intervento può solo peggiorare. E’ necessario correre ai ripari, ormai il numero dei detenuti ha superato la soglia oltre la quale se va bene arrivano le proteste, se va male le sommosse. Del resto è anche inutile ripetere continuamente che bisogna costruire le nuove carceri se i soldi non ci sono. A un certo punto sembrava che dovesse passare la proposta del ministro della Giustizia Alfano di sostituire il carcere con i domiciliari per tutti quelli che avevano un solo anno residuo da scontare. Ma anche quella si è persa nel nulla. I magistrati hanno cominciato a dire che era un indulto mascherato, alcune forze politiche si sono opposte e il risultato è che si è bloccato tutto.
Ma come mai siamo di nuovo all’emergenza “sovraffollamento”?
E’ il frutto di scelte sbagliate, delle convenienze elettorali delle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, e anche della logica puramente inquisitoria dei magistrati. Purtroppo abbiamo a che fare con un “doppio giustizialismo”: da un parte la politica che ragiona sul consenso e fa della sicurezza il suo cavallo di battaglia, talvolta in modi demagogici, dall’altra i magistrati che sono giustizialisti per principio. Ai magistrati fa sempre comodo sbattere in cella la gente. Così sono crollate le misure alternative al carcere e gli arresti domiciliari sono divenuti residuali.
Come Unione delle Camere Penali che proposte lanciate?
Intanto c’è un discorso culturale. Per anni gli Stati Uniti hanno fatto scuola nel dire che sbattere la gente in carcere fosse la soluzione giusta di tutti i mali, oggi però anche loro stanno facendo marcia indietro. In Europa siamo andati al traino di quella che chiamo la “carcerizzazione obbligatoria”, a parte Svezia e Norvegia, e dovremo fare marcia indietro anche noi. Le proposte anti-emergenza sono note. Noi ribadiamo che bisogna fare una riforma che depenalizzi certi reati e li trasformi in sanzioni amministrative, occorre che vengano ripristinate le misure alternative e i lavori socialmente utili. Tra l’altro ormai c’è una letteratura abbondante che ci dice che chi non sconta tutta la pena in carcere è meno portato alla recidiva.
Vedo che c’è grande “speranza” nel 25 giugno – cosa è? la (ri)scoperta dei valori giuridici e dei diritti delle persone?.
Oppure il cambio della guardia in cui verranno messi in galera il Gatto e la Volpe in sostituzione di Scaglia e Rossetti?
Il 25 giugno potrebbe cambiare lo stato di “murati vivi” di Silvio e Mario , per loro e le loro famiglie sarebbe un sollievo, per questo c’è grande speranza… rispetto dei diritti , dei valori giuridici e la speranza per tutti coloro che si trovano a vivere un dramma analogo necessitano di altro impegno …ripeto la domanda: vi viene in mente qualcosa che si può fare a parte pregare e seguire questo blog sensibilizzando amici e conoscenti ?
beatrice
A proposito di sovraffollamento…che ne è di tutti gli altri arrestati con le stesse accuse di Silvio Scaglia e Mario Rossetti? sono ancora “seppelliti” in prigione o sono” murati ” e “irraggiungibili” nelle loro case?
Si può fare qualcosa mentre aspettiamo il verdetto del 25 giugno?
beatrice
…”Seppelliti” in prigione…
Speriamo nel 25…