Rito immediato, il gip Morgigni si prepara al record: 56 rinvii a giudizio in una sola giornata
Il dottor Aldo Morgigni, Gip dell’inchiesta Fastweb-Telecom Sparkle, non intende astenersi dal suo ruolo in caso di richiesta di “rito immediato” da parte della Procura come richiesto, con una lettera depositata presso il suo ufficio, da parte di alcuni difensori degli indagati.
E’ perciò probabile che già domani il dottor Morgigni prenda visione delle richieste per i 56 indagati firmate dal pm Giancarlo Capaldo. Sarà una corsa contro il tempo, considerato che il dottor Morgigni sarà operativo sino al 22 luglio. Considerato che si tratterà di esaminare i fascicoli di indagine dal 23 febbraio a ieri, relativi alle posizioni di 56 indagati, si può concludere che il gip dovrà vagliare in una dozzina di ore diverse migliaia di pagine di documenti prima di contestare “i gravi indizi” o la “prova evidente” che la legge richiede quale presupposto per il rito immediato che rende possibile di saltare l’udienza preliminare e, conseguenza non indifferente, di far ripartire da zero i termini della custodia cautelare che per gli indagati, compreso Silvio Scaglia, dovrebbero scadere il prossimo 22 agosto. Una prova da Guinnes dei primati, degna dell’invidia di Stakanov.
Tutto lascia prevedere, in ogni caso, che sia ormai prossima la decisione sul giudizio immediato. Altrettanto probabile è che i difensori che hanno chiesto l’astensione del dottor Morgigni si accingano a ricusare il magistrato, con un’iniziativa già preannunciata presso la Corte d‘Appello. I legali, cioè gli avvocati Valerio Spigarelli, difensore di Aurelio Gionta, Antonello Giudice e Massimo Lauro (legali dell’ufficiale della Finanza Luca Berriola), Fabrizio Merluzzi (che assiste l’ex amministratore delegato di Telecom Italia Sparkle Massimo Mazzitelli), e Ambra Giovene (che cura gli interessi di Gennaro Mokbel e della moglie Giorgia Ricci), chiederanno che la ricusazione abbia un immediato effetto sospensivo. E’ assai improbabile , però, che questa richiesta abbia un qualche esito positivo.
Così come, per ora, non ha ricevuto alcuna riposta l’interrogazione avanzata dall’onorevole radicale Rita Bernardini al ministro della Giustizia Angiolino Alfano in merito al mantenimento in capo al Gip Aldo Morgigni di Roma dell’inchiesta Fastweb-Telecom Sparkle, “Morgigni – aveva scritto il 14 luglio l’onorevole Bernardini- continua ad occuparsi solo di quest’inchiesta non occupandosi in alcun modo del restante ruolo dei procedimenti a lui precedentemente assegnati” in assenza del titolare, la dottoressa Paolicelli, impegnata nella commissione d’esame per il concorso da magistrato.
Consiglio a tutti la visione del film ” Detenuto in attesa di giudizio ” con Alberto Sordi del 1971, sono passati quaranta anni, è cambiato qualcosa nella amministrazione della giustizia in Italia ?
CHE RABBIA !
L’unica cosa che è cambiata è che non c’è più Alberto Sordi, interprete di personaggi a volte spigolosi, a volte irritanti, a volte qualunquisti, ma sicuramente specchio del paese.
You could not make this stuff up. If someone wrote a book or made a movie along the lines of this case, no one would believe it. It’s surreal! My cautious optimism for Silvio’s release and exoneration is based, not on the Italian legal system (which is incomprehensible) but a leap of faith on my part (a giant leap of faith I might add) that ultimately reason will prevail and without delivering any hard evidence against Silvio, the courts will have to acquit.
Italian director Nanny Loy made a movie with actor Alberto Sordi in 1971 ” detenuto in attesa di giudizio ” exactly on the issue of preventive incarceration, then and now an ongoing problem in Italy.
In the movie Sordi is an entrepreneur working in Switzerland that gets arrested at the Swiss Italian border when returning for holidays…….
I love Italy, Alberto Sordi was one of the greatest actors ever, makes me feel so Italian, but it is the Republic and the mismanagement of the Italian State affairs, justice in particular, that makes me so angry.
Forty years later, and a great movie, the problem is still there, enjoy the movie in the opening lines Sordi speaks a lovely broken English…..
http://www.youtube.com/watch?v=LueEQhRIDQo
once upon a time… all the stories started with this sentence…… same story but the end??? I think that we need all together start a sort of revolution against this kind of justice… it’s incredible for all this story!!!
La più celebre favola di Collodi, Pinocchio, iniziava invece con “C’era una volte un Re, direte voi, cari lettori. No! c’era una volta un pezzo di legno…” Ecco, fate voi le similitudini. Tra pezzi di legno e Pinocchi vari.
Non serve leggere le carte processuali per il rinvio a giudizio, si vede dagli ” occhi che sono colpevoli “.
ART. 47 BIS Codice di procedura penale italiano
e a leggere anche le squinternate sentenze della Cassazione viene il mal di fegato!!!
…Ripeto…VERGOGNOSI!!!!…
Operativo fino al 22 luglio? L’hanno nominato procuratore capo a Guantanamo?! Ah no.. Vero.. si candida per il CSM.. E poiché come diceva il divo Giulio “a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre” (ho nostalgia di quest’uomo), forse che forse quest’ostinazione inquisitoria ha un sapore, come dire, elettorale?! Si sa, più si è visibili, più si è apprezzati, più si vale, più si prende di stipendio..
Posso votare anche io??
siamo arrivati veramente alla follia pura, qui si sta giocando con la vita di tante persone, si parla di regole non rispettate….. quando i primi a non farlo sono i magistrati!!!!!!!!!!!!!! E’ una situazione devastante che deve far riflettere tutti!! leggevo un vecchio commento del caso Marchionne,potrebbe capitare a chiunque una situazione del genere. riflettiamo ma soprattutto bisogna intervenire!!!!!!!!!!!!!!