Scaglia, domiciliari meno rigidi
Il fondatore di Babelgum potrà comunicare con due suoi manager
Si allentano le maglie della custodia cautelare di Silvio Scaglia, agli arresti domiciliari in Val d’Ayas dal 17 maggio scorso. Il gip del tribunale di Roma Maria Luisa Paolicelli ha infatti deciso di concedere all’ingegnere la facoltà di uscire dalla casa di Antagnod per due passeggiate settimanali della durata di tre ore ciascuna.
Scaglia potrà anche comunicare con due manager del suo gruppo imprenditoriale, attivo in Europa, Asia e Usa, sia via mail che per telefono. Ma è anche prevista la possibilità di incontri di persona nella residenza degli arresti dell’ingegnere, il cui processo inizierà il prossimo 2 novembre.
Seguivo oggi i TG in merito alla vicenda dell’aggressione avvenuta a Roma con la donna in coma. Il tutto è stato palesemente filmato dalle telecamere di sorveglianza, quindi il colpevole arrestato anche in flagranza, o, meglio i suoi avvocati, potranno poi elaborare qualche sofismo sulla gravità o meno del fatto e quindi spuntare una sentenza più favorevole.
Ma resta chiaro e lampante, al momento, che quel tale ha colpito la signora.
Tanto che è agli arresti domiciliari. Da dove rilascia interviste audio attraverso il citofono di casa.
Non so se potrà o meno affacciarsi dal balcone, ma facendo il paragone con i domiciliari di cui si parla qui, mi pare che l’equilibrio anche di queste decisioni non sia dei migliori.
Uno colto in flagrante per un reato di aggressione, con la vittima in coma è ai domicialiari e parla con il mondo (e fornisce la sua tesi).
Qualcuno altro, su cui si indaga da anni e con mancanza piuttosto palese di prove (e precedenti tentativi di incolparlo furono infruttuosi), viene invece mandato ai domiciliari (dopo un lungo periodo tra la mura di una cella) con divieto assoluto di parlare con chicchessìa, tranne la moglie. Neppure con i figli! E gli è stato vietato anche andare sul balcone in un microscopico villaggio di montagna, non certo di Palazzo Venezia!
Sicuramente qualche magistrato troverà ampie giustificazioni a difesa di queste libere scelte del collega.
Ma all’uomo comune i conti non tornano.
…Sarebbe ora di finirla con questa ingiustizia!!!!
Mi dispiace per l’ing. Scaglia, ma anche per tutti gli altri che purtroppo non vedono uno spiraglio di luce…
E’ ora di dire BASTA…perchè non si può accettare una situazione così…
E’ davvero VERGOGNOSO!!!
Caro silvio, ho seguito con apprensione la tua vicenda, ma solo ora ho appreso dell’esistenza di questo blog dagli amici paolo e manuela. Sono con te al 100 %, convinto della tua innocenza ed avvilito per il trattamento che stai subendo. Qualsiasi cosa, nel mio piccolo, possa fare, contaci. Tieni duro e arrivera’ sicuramente il momento di festeggiare la vittoria di un uomo pulito, che non si e’ piegato al modus vivendi attuale. un abbraccio. giulio
Io non mi congratulo con Scaglia, anzi mi vergogno sempre di più della giustizia italiana … cosa significa “Scaglia domiciliari meno rigidi???”"” o è libero o agli arresti … (previe prove schiaccianti) anzi mi sembra tutto una barzelletta su come giustificare il perchè di aver privato A TUTTI GLI ARRESTATI 7 MESI DI VITA di LIBERTA’ sia a loro che alle famiglie di seguito coinvolte che hanno subito pari trattamento. TRE ORE DI LIBERTA’ PER DUE PASSEGGIATE ALLA SETTIMANA E POTER COMUNICARE VIA MAIL E AL TELEFONO CON DUE IMPREDITORI DEL SUO GRUPPO in Europa, Asia ( MA SIAMO MATTI CINA, HONG KONG, SINGAPORE ETC.. SOTTO L’OCCHIO DEL CICLONE)e Usa. E NON PARLIAMO DELLA POSSIBILITA’ DI INCONTRI DI PERSONA NELLA RESIDENZA DEGLI ARRESTI FINO AL PROCESSO CHE AVRA’ INIZIO IL 2 NOVEMBRE. A QUESTO PUNTO MI CHIEDO VERAMENTE A COSA E’ SERVITO TENERLO IN CARCERE FINO A MAGGIO E POI AI DOMICILIARI SENZA POTERSI AFFACCIARE ALLA FINESTRA O VEDERE I PROPRI FIGLI?? QUESTO E’ SOLO UN ACCONTENTINO PER ACCENTRARE LA COLPA DI CHISSA’ CHE COSA AD ALTRI E NON ALL’ABBAGLIO ENORME CHE LA MAGISTRATURA HA PRESO VISTO CHE FINO AD ORA E’ NOTO CHE SOLO DUE INDAGATI HANNO DECISO DI PATTEGGIARE ACCUSANDO ALTRI CENTRO DI QUESTA INGENIOSA FABBRICA DI SOLDI!!! E visto che negli ultimi mesi si è visto e sentito di tutto sui quotidiani e telegiornali inerente alla lotta contro la mafia e il riciclaggio e innumerevoli arresti (i carceri sono strapieni e in giro sono rimasti in pochi visto che il 50% degli italiani è indagata e intercettata…) mi chiedo ci sarà un cambio ai vertici per ripulire il vecchio con il nuovo…. facendo fuori i piccoli??
Sole: trovo un po’ esagerato quel 50% di italiani indagato o intercettato. Cifre spesso messe sapientemnet in giro confondendo i termini e i fattori della matematica. Ma al di là di questo, anche in me si è affacciata l’ipotesi che tutto questo lavorìo di arresti mediatici e non, di improvvisi ritrovamente di latitanti da lungo tempo, sia un pochettino sospetto.
E che dietro vi sia la possibile necessità di fare piazza pulita per altri interessi piuttosto che quelli della giustizia.
Cioè raggiungere il doppio scopo di “lotta” e togliersi di torno persone oggi inutili a certi scopi od operazioni criminali attuali.
Che il livello della criminalità organizzata si sia elevato (come tipologia e come vero e proprio livello manageriale) è indubbio.
Che la mafia sia stata debellata è altrettanto lontano dall’essere.
Oggi non serve più il banchetto di bionde vendute nel vicolo, oggi il pizzo, per quanto pur sempre presente, rappresenta l’occupazione della manovalanza.
Serve ripulire i capitali ed accrescerli.
Meglio “tangentare” qui e là e poi fare “investimenti” più o meno puliti.
Per tornare in argomento, non mi sembra nessuno si sia mai chiesto da dove siano provenuti i capitali con cui si è avviata la trufffa Phuncards….
Infine, le recenti decisioni sull’allentamente dei provvedimenti di custodia di Silvio Scaglia, mi appaiono come una strategia per uscire dal guado in cui si sono messi i vari magistrati.
Si stanno rendendo conto che le loro teorie saranno presto smontate.
Meglio che in quel momento i “colpevoli” famosi siano più liberi, sperando che qualcuno non vada nei dettagli dei quasi 220 giorni precedenti.
Si sta cadendo nel ridicolo con questi nuovi provvedimenti (però benvenuti), con i magistrati che smentiscono sè stessi e le loro motivazioni di arresti e carcere preventivo.
mi felicito vivamente con l’ing. Scaglia, ma continuo a pensare che gli sia stato riservato un trattamento che travalica ogni limite della vergogna e ingenera nelle persone che vi assistono un’immensa sfiducia in chi amministra la giustizia, soprattutto in considerazione del fatto che si è consegnato spontaneamente, alleluia!!!!!