Slitta a fine novembre il processo a Silvio Scaglia
La prima udienza non si terrà più il 2 novembre, ma potrebbe già essere verso la fine dello stesso mese. E ad occuparsene non sarà la Quarta sezione penale ma la Prima presieduta dal giudice Giuseppe Mezzofiore
Il processo contro Silvio Scaglia e gli altri indagati dell’affaire Telecom Sparkle – Fastweb non inizierà il prossimo 2 novembre, come ampiamente preannunciato, ma slitterà di qualche settimana, probabilmente alla fine dello stesso mese. Ma non solo: al posto della Quarta Sezione Penale ad occuparsene sarà la Prima, presieduta dal giudice Giuseppe Mezzofiore.
Il “contrordine” è arrivato direttamente dalla Presidenza del Tribunale di Roma, dopo che è stato segnalato un “vizio di forma” dalla stessa Quarta Sezione. Infatti, secondo diritto e prassi, è d’obbligo che i fascicoli vengano assegnati alla sezione abbinata al PM che per primo è risultato assegnatario del processo, indipendentemente dal quel che può essere accaduto dopo (ad esempio, che un PM risulti chiamato ad altro incarico).
Nel caso specifico dell’inchiesta Telecom Sparkle – Fastweb il primo PM assegnatario è stato Francesca Passaniti, dunque la sezione di riferimento deve essere la Prima e non la Quarta. Ma perché questo pasticcio? Vai a saperlo. “Un errore probabilmente delle cancellerie”, raccontano i rumors del Tribunale di Roma. Fatto sta che la prima udienza è slittata.
Saputa la notizia, alcuni legali hanno già presentato una istanza presso il Tribunale affinché, essendo alcuni imputati tuttora detenuti, venga data “priorità assoluta” (come del resto previsto da recenti norme) alla fissazione delle udienze, allo scopo di accelerare i tempi di svolgimento del processo medesimo.
Just another day in the Kafka system of Italian justice! I am beginning to believe the evidence against Silvio is so weak the courts are not looking forward to this trial. And will continue to delay his inevitable acquittal!
[...] Slitta a fine novembre il processo a Silvio Scaglia. [...]
Ma come? hanno chiesto la procedura di giudizio immediato e per un loro errore ora fanno slittare tutto? allungando di pari giorni la detenzione preventiva? Naturalmente nessuno di loro paga!
Da noi invece, nella culla del diritto, la carica “pubblica” rappresenta una sorta di vitalizio, posizione garantita, operato non responsabile e insindacabile. Il problema non riguarda soltanto il meccanismo legato al citato concetto che…… “ IN UNA DEMOCRAZIA I GIUDICI E I PROCURATORI SONO ELETTI E QUANDO SBAGLIANO VANNO A CASA, SENZA UNA PENSIONE E UNA CARRIERA GARANTITA, E RISPONDONO AL POPOLO SOVRANO. CITATO “; purtroppo è proprio l’assenza di questo principio che genera la possibilità di operare “fregandosene” di tutto e di tutti , in assoluta libertà e leggerezza.
Caro Silvio, le parole di orrore e raccapriccio non bastano mai. Ma a questo punto quello che conta è un bel “in bocca al lupo” -e che crepi quel lupaccio- per la fase processuale.
Luigi.. quanto hai ragione! Errore delle cancellerie?! Ma come.. i PM non potevano non sapere!!!
In questi giorni quì negli Stati Uniti si stanno avvicinando le elezioni di ” mezzo termine ” se vogliamo tradurre impropriamente ” mid term elections ” .
È bello vedere i vari cartelli colorati dei candidati, particolarmente quelli che aspirano alla carica di giudice, procuratore, e incarichi vari amministrativi, oltre che a quelli di deputati e senatori.
Si perché in una democrazia i giudici e i procuratori sono eletti e quando sbagliano vanno a casa, senza una pensione e una carriera garantita, e rispondono al popolo sovrano.
L’America non sarà perfetta per carità, ma il bello del sistema é che sei responsabile di quello che fai.
*** Ma perché questo pasticcio? Vai a saperlo. “Un errore probabilmente delle cancellerie”, raccontano i rumors del Tribunale di Roma. Fatto sta che la prima udienza è slittata.**** naturalmente sono errorini insignificanti, naturalmente nessuno pagherà per queste inezie, naturalmente i vari funzionari che hanno avvallato questo errore, non potevano non sapere, ma le finestre (e le porte) di casa loro sono aperte 24/7 senza limitazioni e, naturalmente se la cosa comporta altre 2-3 settimane complessivamente in più di carcere preventivo per chi ne è colpito, “chissenefrega”…. naturalmente!