Mario Sechi (Il Tempo): “Liberate Scaglia. Contro di lui metodi barbari”



Per essere considerato un paese civile, come l’Italia vuole e deve essere, non basta aver giustamente cancellato la pena di morte: occorre anche ripudiare un ricorso alla custodia cautelare che confina con la barbarie”. Mario Sechi, direttore de Il Tempo interviene così sul caso di Silvio Scaglia a pochi giorni dalla ripresa del suo processo nel tribunale della capitale. Un processo che Scaglia, rientrato in Italia il 23 febbraio scorso dopo aver avuto notizia delle indagini che lo riguardavano, affronta in regime di custodia cautelare, agli arresti domiciliari.




È una situazione abnorme – commenta il direttore del quotidiano romano – Non si è mai visto che un indagato, perseguito con accuse di questa gravità, si sia consegnato spontaneamente e con altrettanta prontezza alla giustizia rientrando dall’estero”. In questo modo, continua Sechi, Scaglia ha ampiamente dimostrato di aver fiducia nel giudizio degli inquirenti. “Eppure quella stessa giustizia ha deciso di non concedergli la possibilità di difendersi in libertà, nonostante che il quadro investigativo ormai appaia chiarissimo”.


È un caso, quello di Silvio Scaglia, da cui emerge un uso delle misure preventive di restrizione della libertà improprio, più strumento di punizione preventiva che mezzo da subordinare alle esigenze di indagine. “Il carcere non aiuta gli uomini a migliorare – attacca il direttore – Scaglia regolerà i suoi conti con la legge secondo quanto previsto dalla legge. Al pari, ha il diritto di difendersi con gli strumenti leciti senza subire, nel frattempo, pene preventive o limitazioni alla libertà che non trovano fondamento in quanto previsto dai codici”.


C’è da sperare, perciò, che il collegio giudicante rimuova al più presto questa macchia che danneggia la reputazione dell’Italia, più che favorire il corso della giustizia: un sistema che permette questi abusi non merita di essere definito civile.


1.409 Commenti a “Mario Sechi (Il Tempo): “Liberate Scaglia. Contro di lui metodi barbari””

  • Giancarlo Piccinini:

    mio parere per risolvere il problema sopra esposto

    rendere rete wifi terrestri libere e gratuite in italia per collegarsi agli wifi bisogna registrarsi perdita di tempo poi in orario ufficcio
    —–obbligare gli alberghi o i ristoranti Treni alta velocità Ospedali
    a rilasciare Gratis agli utenti l’accesso (Password che scade dopo un certo numero di ore o giorni ) almeno se consumano e per il tempo che stanno nel locale o sul treno

  • carlito:

    Cara Monica,
    vedo in te una tenacia e forza, degna di una Leonessa.
    Quai sembri una “Bresciana di ferro” che tu hai conosciuto quando eravamo “dirimpettai” a Milano.
    Silvio è un uomo molto fortunato ad averti vicino, presente, silenziosa, efficace ma inarrestabile che non lascia cadere un “capello”.
    E’ proprio vero che dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna.
    Forza non mollare, mai…
    Con tutto quello che ci sarebbe da ripulire, veramente… si cerca sempre di fare “tanto rumore per nulla”.
    Ci scriviamo prima di Natale.
    Con affetto e stima.
    Carlito

  • Giancarlo Piccinini:

    oggi ennesimo modo per bloccare intertenet OGNI GIORNO SENE IONVENTA INA S.B.
    fonte notizia http://www.oneadsl.it/09/12/2010/rete-mobile-sotto-stress-gli-operatori-chiedono-di-tassare-apple-skype-e-facebook/

    “La banda larga mobile è in fortissima espansione come tutti sappiamo merito soprattutto degli smartphone moderni che richiedono un costante contatto con la rete. Skype Facebook Twitter son”

    Se rendessero le reti Wifi libere a costo zero e senza bisogno di registrarsi molti comuni sono libere ma mi devo registrare se devo andare a perdere 1 ora per registrarmi per collegarmi 2 minuti io non lo faccio

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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World