L’EDITORIALE DI PIERLUIGI BATTISTA SUL CORRIERE DELLA SERA
Silvio Scaglia ha pagato un prezzo elevatissimo: è una «strage del diritto». Chi si prenderà la responsabilità di questa distruzione?
«Indicato al pubblico ludibrio come un pericoloso criminale, arrestato appena tornato in Italia per conferire con i magistrati che lo accusavano e privato della libertà per un anno, prima in uno sazio angusto dove perfino un maiale si sentirebbe soffocare, poi agli arresti domiciliari». Pierluigi Battista ricostruisce così il lungo periodo delle accuse patito da Silvio Scaglia, arrestato nella notte «come il peggiore dei malfattori» e dopo tre anni «assolto perché il fatto non sussiste». Una vita stravolta. «Chi lo ha privato della sua libertà senza prove invece, come al solito, non pagherà alcunché – commenta Battista – protetto da un’invulnerabile e iniqua irresponsabilità».
Ho seguito la sua storia fin dall arresto che per una garantista come me risultava pazzesco, come pazzesco e’ il trattamento che riservano in italia a uomini di alto livello professionale come lei. Purtroppo quello che e’ accaduto a lei e accaduto a tante, troppe persone in questii ultimi anni . Lo posso affermare per esperienza personale perche anche la mia famiglia , e’ stata devastata dalla insensatezza di alcuni magistrati. I metodi sono gli stessi carcere preventivo, sequestri, intimidazioni! , macelleria mediatica. tutto basato sul niente e con l obiettivo di distruggere in tutti i sensi il malcapitato cittadino. La sua storia, cmq finita bene , da coraggio a chi sta ancora in difficolta’ e non vede ancora la luce.
Grazie
Lo avevamo detto fin dall’inizio e certo non perchè in possesso della proverbiale “palla di vetro”. La verità è tecnica ed è UNA: fin dall’inizio era chiarissimo che nei confronti dei manager di FASTWEB e TIS di cui all’attuale processo, quelli che nessuna utilità diretta o indiretta hanno avuto da questa storia, non vi era nemmeno un indizio utile ad affermarne la responsabilità.
Il problema è che nella nostra Italia i magistrati possono consentirsi errori, anche in termini di perseveranza negli stessi, che al resto della Pubblica Amministrazione non sono da tempo più perdonati.
Resta, tuttavia, da interrogarsi sul tema, che resta inesplorato, del ruolo di un efficace e professionale security nelle grandi Aziende ed, in specie, in quelle di servizi.